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Ordinanza e Sezioni territoriali dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Pubblicato il 07/06/2023 08:00 
 

Nel mese di aprile, si è verificato un evento significativo nell'ambito della nostra Associazione, poiché un giudice del tribunale di Roma ha emesso un'Ordinanza in risposta a una denuncia presentata da Mario Barbuto nei confronti dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Di conseguenza, si è instaurata una situazione complessa, caratterizzata da una dinamica di conflitto tra le due parti coinvolte. Da un lato, troviamo il signor Mario Barbuto, mentre dall'altro lato si posiziona l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

In seguito a tale Ordinanza, Mario Barbuto ha ripreso la sua posizione di Presidente nazionale all'interno dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Come prova di ciò, il 2 maggio ha presieduto il Consiglio nazionale, durante il quale è stato convocato un Congresso straordinario. Durante tale riunione, il Presidente nazionale ha informato i membri della direzione nazionale che avrebbe fornito loro una copia riservata dell'Ordinanza. Successivamente, durante la prosecuzione del Consiglio nazionale, avvenuta il 20 maggio, il Presidente nazionale ha esteso l'invio della copia riservata anche ai membri del Consiglio nazionale.

Essendo un socio dell'Associazione, non sono a conoscenza diretta del contenuto dell'Ordinanza, tuttavia sono a conoscenza di una serie di scambi di opinioni contrastanti riguardanti il suo contenuto. Queste diverse interpretazioni dell'Ordinanza mi lasciano con molti dubbi e generano incertezza. Sono preoccupato perché vedo i rappresentanti della mia Associazione in lotta tra di loro e temo che questo conflitto possa portare a una rottura irreparabile. Tale situazione potrebbe indirettamente causarmi problemi significativi, in quanto persona con disabilità visiva, come la riduzione delle indennità che ricevo dallo Stato o la limitazione delle mie libertà e degli spazi di vita che ho finora goduto.

Come socio, ho partecipato direttamente al voto per eleggere i rappresentanti della mia Sezione territoriale, che presiedono le attività locali. Tuttavia, secondo quanto ho letto nelle ultime settimane e in base a quanto è stato prodotto dalla Presidenza nazionale, la mia Sezione territoriale, così come tutte le altre, sta prendendo decisioni e intraprendendo azioni senza essere stata informata di un atto giuridico che ritengo di vitale importanza per garantire una continuazione dei lavori sezionali in modo informato e responsabile. Sono profondamente sconcertato dal fatto che l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti a livello centrale non abbia ritenuto necessario comunicare l'atto alle sue Sezioni territoriali, se non attraverso un comunicato parziale e incompleto che ha generato ulteriori dubbi e incertezze. Mi preoccupa anche il fatto che né il mio Presidente territoriale né nessun altro Presidente territoriale abbia richiesto formalmente una copia di tale atto, al fine di valutarne gli effetti in modo consapevole e comprensivo, influenzando così le decisioni assunte dalla Sezione.

Come socio, non ho intenzione di conoscere il contenuto specifico dell'Ordinanza in questione, poiché non è ciò che sto richiedendo. Al contrario, ho votato i miei rappresentanti locali, i quali hanno il pieno Diritto e il dovere di richiedere una copia dell'Ordinanza stessa. Come socio, esigo che le decisioni prese dalla mia sezione siano prese con responsabilità e consapevolezza, avendo piena conoscenza di tutti gli atti che influenzano l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sia a livello centrale che periferico. Pretendo che la mia sezione, così come le altre, si assuma le proprie responsabilità e non agisca all'oscuro degli avvenimenti. Non sto giudicando la qualità delle decisioni prese, che potrebbero essere giuste o sbagliate, ma non accetto che una sezione compia atti di rilevanza associativa e forse anche giuridica senza essere stata trasparentemente informata. Questo significa che la sezione non sta assumendosi la responsabilità delle proprie azioni, poiché non dispone di tutti gli strumenti e i dati necessari per valutarne l'entità.

Personalmente rivolgo un appello al mio Presidente affinché si assuma le proprie responsabilità in merito a questa situazione. Lo esorto a presentare una richiesta formale all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti a livello centrale per ottenere una copia dell'Ordinanza e a esaminarne attentamente il contenuto durante una riunione del Consiglio territoriale. Questo è necessario per dissipare ogni dubbio e garantire la continuità dei lavori della nostra sezione in un Clima di serenità e responsabilità. Si mantenga la riservatezza del Documento, ma si metta pienamente a conoscenza i rappresentanti del Consiglio territoriale sul suo contenuto complessivo, al fine di farli riflettere e dare loro la possibilità di leggere e valutare direttamente la Natura e la portata della questione.

Ribadisco che come socio, non desidero conoscere il contenuto dell'Ordinanza, ma ho votato voi rappresentanti affinché vi assumiate la responsabilità di prenderne atto.

Ho preparato un breve modello che ogni socio, considerando quanto appena spiegato, può inviare alla propria Sezione per invitare il proprio Presidente territoriale ad agire in conformità al suo ruolo.

Ognuno può inviarlo alla propria sede territoriale, agendo con piena responsabilità secondo la propria coscienza.

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Gentile Presidente,

in qualità di socio della Sezione territoriale UICI di *NomeSezione*, mi rivolgo a Lei in merito all'Ordinanza emessa da un giudice del Tribunale di Roma che coinvolge il sig. Mario Barbuto contro l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Di tale ordinanza, prima i membri della Direzione Nazionale e poi i membri del Consiglio nazionale sono stati informati, avendone ricevuta copia in forma riservata.

Faccio presente che io socio sono ignaro del contenuto di tale atto giuridico. Tuttavia, le diverse interpretazioni che sono emerse da diverse fonti hanno generato in me preoccupazioni e incertezze. Pertanto, ritengo che sia Diritto e dovere della nostra sede territoriale richiedere di essere informata sul contenuto completo di tale Ordinanza. Essendo la nostra Sezione territoriale parte integrante dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ritengo fondamentale che essa abbia piena conoscenza del suo contenuto, al fine di valutarne l'efficacia con la massima consapevolezza.

A tal fine, invito lei Presidente a richiedere formalmente alla Presidenza nazionale copia di tale Ordinanza e, non appena la nostra segreteria riceverà tale atto, chiedo che venga organizzata una riunione urgente del Consiglio territoriale, al fine di discutere in modo approfondito l'Ordinanza e dissipare ogni dubbio. Ritengo che questa presa d'atto consentirà alla nostra Sezione di adottare un approccio trasparente e di prendere decisioni associative informate e responsabili, senza basarsi unicamente sulla fiducia o su informazioni incerte o parziali.

Confido nella Sua sensibilità riguardo a questa questione e nella Sua volontà di promuovere la trasparenza e la partecipazione attiva all'interno della nostra Sezione territoriale.

Cordiali saluti,

Nome e cognome del socio

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