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Pubblicato il 02/04/2020 08:00 
 

Quale potrebbe essere un modo semplice per affidare a queste mie poche righe lo stato d'animo che viviamo in Italia e nel mondo per una Pandemia, grave malattia per tutti, dovuta ad un virus che sta mettendo alla prova i nostri già precari equilibri di vita! Vorrei provarci, ma so di essere scosso come tutti voi dalla Cronaca fatta Storia che sembra distruggere il nostro tempo confuso. Si chiama Coronavirus il microorganismo che sta attaccando tanta parte della nostra umanità; la malattia si manifesta con febbre e tosse, può passare lasciando il suo brutto ricordo, ma se le cose si complicano, il virus si installa nei polmoni e porta alla morte come conseguenza estrema di chi è colpito da questo morbo nuovo e per molti versi sconosciuto. L'Italia è praticamente bloccata come in un periodo di Guerra. Buona parte del mondo segue la stessa strada, cercando di trovare le risorse umane, servono tanti medici, e quelle economiche, bisogna difendere il Lavoro per Programmare il futuro che verrà, che ci porterà ad un cambiamento del nostro Stile di vita, direi inevitabile. Nato e cresciuto in Cina, il Coronavirus ha alle spalle una lunga serie di colleghi che nei secoli hanno mietuto in vario modo milioni di vittime nella nostra umanità: il vaccino è stato il rimedio universale per combatterli e distruggerli. Adesso per saperne di più facciamo in rete una piccola Ricerca che ci spieghi perché si chiama vaccino ed il motivo per cui i primi vaccini furono ottenuti dalle compiacenti mucche. Mi piacerebbe portarvi una nota di ottimismo, un attimo di serena accettazione di una situazione grave, drammatica, mai Vista e sentita, con problemi derivanti dalla lotta che tutti stiamo facendo per capire quello che ci aspetta. Noi sordociechi in questo momento come tutti i disabili avremmo bisogno di persone fortemente motivate che ci stiano vicine: familiari, amici, volontari, associazioni, che ci aiutino a convivere col Quotidiano, per forza di cose diverso, che ci diano la spinta necessaria per affrontarlo con serenità e coraggio, e che alla fine ci facciano ricordare questi tempi con l'ironia del sorriso.

Cari amici, nelle nostre attualità leggeremo il Racconto del resto, io come vostro umile redattore cerco di portarvi una nota di fiducia nel prossimo: dobbiamo farcela, ce la faremo, e quando tutto diverrà, come detto, un ricordo, vi racconterò come ho fatto per sopravvivere a questa Emergenza inattesa. Buona fortuna a tutti!