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“Così fan tutte” in UICI: Violazioni del Regolamento a Siracusa e Treviso

Aggiornato il 06/05/2024 08:00 
 

Mi avvalgo del titolo di questa celeberrima opera di Wolfgang Amadeus Mozart per evidenziare alcuni dettagli interni dell'Ambiente che costituisce oggi l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. D'altronde è dai dettagli che si rileva lo stato di Salute di un organismo.

Con aprile si è chiuso il periodo delle assemblee di primavera in cui ogni sede territoriale ha presentato i propri bilanci e le proprie relazioni morali. Analizzo brevemente il comportamento di due sedi territoriali, distanti per località e per posizioni politiche interne, ma vicine per comportamenti: Siracusa e Treviso.

La sede territoriale UICI di Siracusa ha tenuto la sua assemblea il 13 aprile, Treviso ha tenuto la sua il 27 aprile. Queste due informazioni vengono ricavate nel primo caso direttamente da comunicazioni ufficiali, nel secondo per vie traverse. Infatti, UICI di Siracusa ha un proprio sito Web, mentre UICI Treviso non ce l'ha. La sezione di Treviso pubblica - o dovrebbe farlo - le proprie informazioni nel sito Web di UICI Veneto, in cui possiede un'area dedicata. Ecco i riferimenti delle due sezioni.

UICI Siracusa: https://www.uiciechisiracusa.it/

UICI Treviso: https://www.uiciveneto.it/sezione-di-treviso-la-sezione/

Personalmente sostengo che il problema di UICI è sistemico. È assolutamente superficiale immaginare che sostituendo una sola persona che oggi sta al comando si risolva tutto. Ciò si può dedurre anche dal funzionamento delle sezioni territoriali, come per esempio quelle prese in esame.

Lo Statuto e il Regolamento generale sono le due carte costituzionali di UICI di cui tutte le sedi e tutti i dirigenti dovrebbero avere massimo rispetto. Per le Assemblee c'è un articolo e un comma del Regolamento che regola come le sedi debbano comportarsi per ciò che riguarda il Web. È l'articolo 17 comma 6 che dice:

“ART. 17 (R) ASSEMBLEA DELLA SEZIONE TERRITORIALE: AVVISO DI CONVOCAZIONE, Diritto DI PARTECIPAZIONE, COMPETENZE, COMPITI DEL Presidente, SOSPENSIONE

Comma 6. La convocazione e la documentazione inerente all’ordine del giorno dell’Assemblea, ivi compresa quella di Natura amministrativo-contabile e la relazione sull’attività svolta o in programma, saranno pubblicate sul sito Web sezionale in Formato Accessibile e saranno rese disponibili a tutti i soci presso la Sezione, con modalità e in orari stabiliti dalla Presidenza Sezionale.”

Il dettato del Regolamento è chiaro: la sede territoriale deve pubblicare nel proprio sito Web, al fine di favorire la partecipazione degli associati, l'ordine del giorno, i documenti inerenti l'Assemblea e possibilmente, come già fanno eticamente alcune sedi territoriali, il link Zoom per consentire la più ampia partecipazione Online dei soci. Infatti, la partecipazione degli associati e non alle assemblee territoriali è organizzata sia in presenza che Online, attraverso la piattaforma di conferenze Zoom.

Il 4 aprile, nel sito Web di UICI Siracusa appare questo trafiletto:

“Il consiglio provinciale sezionale ha convocato Sabato 13 Aprile 2024 alle ore 09:00 in prima convocazione ed alle ore 10:00 in seconda convocazione, l'Assemblea Provinciale Ordinaria dei Soci della sezione territoriale di Siracusa dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS. Per chi avesse necessità del servizio di Accompagnamento, può richiederlo telefonando ai nostri numeri 0931411828 e 0931441456; Inoltre al termine dei lavori verrà offerto un rinfresco, per il quale è auspicabile avere l'adesione.” https://www.uiciechisiracusa.it/notizie/item/93-assemblea-provinciale-ordinaria-dei-soci-della-sezione-territoriale-UICI-di-siracusa-13-aprile-2024.html

Nient'altro, nessun ordine del giorno, nessuna relazione delle attività, nessun collegamento Zoom. Essendo iscritto alla sede territoriale di Siracusa posso testimoniare che il precedente trafiletto è identico al messaggio e-mail arrivatomi dalla sede di Siracusa. Poi ci si chiede perché i soci non partecipano alle attività.

All'Assemblea dei soci dell'UICI di Siracusa del 13 aprile la partecipazione Online è stata praticamente assente. Da come mi racconta una persona associata che giorno 12 ha telefonato direttamente al Presidente sezionale per chiedergli il link Zoom, on line era presente solo lei più altri dirigenti regionali ospiti dell'Assemblea, ai quali evidentemente il collegamento Zoom era stato preventivamente inviato. Anche se venerdì 12 la dirigenza della sezione era stata messa a conoscenza della mancanza, non si è minimamente preoccupata di inviare a tutti il link Zoom per partecipare. Qualsiasi giustificazione farebbe acqua. «A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina» disse Giulio Andreotti.

UICI Treviso nella pubblicazione Online è ancora più elusiva. Non avendo un proprio sito Web è sollevata dal "gravoso" compito di pubblicare due documenti e un link in croce? Manco per niente. Pur avendo uno spazio nel sito Web regionale, Treviso non pubblica on line alcunché. Da una chat Whatsapp sappiamo soltanto che UICI Treviso ha tenuto la propria Assemblea il 27 aprile, nient'altro. Una "dimenticanza" che si ripete per il secondo anno consecutivo, essendo le attività assembleari trevigiane del 2024 simili a quelle del 2023: non pervenute. E viva la trasparenza.

Che cosa dire altro di questo degrado associativo?

L'Opera buffa di UICI oggi è fatta anche di siti Web che sembrano scatole vuote, soprattutto nelle sezioni territoriali dove la trasparenza dovrebbe essere cristallina, irrispettosa del Regolamento e degli associati, appiccicaticcia di giustificazioni risibili. Sedi territoriali distanti per territorio - l'una nell'estremo sud Italia e l'altra nell'estremo nord -, lontane per visioni politiche associative - l'una vicina alla maggioranza e all'attuale presidenza nazionale, l'altra distante e nettamente all'opposizione -, eppure sezioni accomunate dalle stesse violazioni. Chi dovrebbe vigilare, cioè gli organi gerarchicamente superiori, non vigila. Chi dovrebbe richiamare le sedi territoriali al rispetto dell'Associazione tace.

Deferire i responsabili di queste violazioni all'organo disciplinare dei probiviri avrebbe un effetto educativo per tutti gli altri? Non credo, non più: il problema oggi è sistemico e andrebbe affrontato diversamente.

Oggi l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è pregna di una Cultura associativa di basso profilo, un corpo associativo fatto di dirigenti territoriali che si pensano indispensabili e di associati sempre più lontani e disgustati da una Associazione senza direzione e obiettivi.

«È la fede delle femmine come l'Araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!» dice Don Alfonso in "Così fan tutte", parole su cui l'UICI dovrebbe fare un profondo esame di coscienza associativa e riflettere sulla propria attuale evanescente identità.