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Una altra presa per culo! Repubblica e Ministero delle Finanze - Capitolo 17

Aggiornato il 07/05/2024 08:00 
 

Lettera indirizzata agli organi di stampa, alle newsletters, e mailing list. Prego inoltre chi la riceve di volerla a sua volta far girare nei luoghi virtuali da Lui frequentati e, ove la condivida, di elevare la sua protesta al Ministero delle Finanze e alla redazione di "Repubblica".

Sono indignato dalla totale proterva mistificazione operata dalla Agenzia delle Entrate del Ministero delle finanze e dalla sporca pubblicità che si è fatto anche sulla mia Pelle, insieme al Quotidiano "la Repubblica".

Non entrerò nei dettagli sulla totale inaccessibilità del CD Unico Online perché non serve: dopo tanti discorsi, dopo due circolari quasi, dopo tutto sto casino, questi cialtroni, in spregio ai discorsi di cui pure si ammantano, ci consegnano questo schifo inaudito, dopo aver sfruttato a fini elettoralistici il discorso accessibilità.

Prego il Fornari, che so Leggere questa mailing list, voler far pervenire ai suoi "capoccioni" le espressioni di questa vibrata protesta. Considerato l'arrogante dispregio in cui vengono tenuti i nostri apporti collaborativi, tra l'altro ipocritamente sollecitati, bisogna passare ad altre forme meno collaborative di sensibilizzazione del problema, come netstrikes, hacking e forme di disobbedienza Civile come lo Sciopero fiscale.

Pertanto dichiaro pubblicamente che non adempierò agli obblighi fiscali che mi competono fino a quando questo Stato non mi metterà in condizione di farlo Online, anche perché, nella mia condizione di Disabile, quello sarebbe l'unico sistema per poterlo fare in Autonomia e con cognizione di causa, come pure ipocritamente sostengono i fautori di siffatti progetti salvo poi...

So che a livello individuale è una battaglia persa in partenza e che pagherò per questo, ma qualcuno deve pur cominciare. D'Altro canto credo non sfugga, malgrado il pressapochismo che dimostrano, a questi signori che il tema "fiscale", legato com'è al portafoglio, abbia una certa presa notevole sull'opinione pubblica e pertanto comincerò a diffondere la presente sulle mailing list, sulle newsletters, e agli organi di stampa.

Donato Taddei, membro (in forse) del gruppo di Lavoro "Accessibilità e Tecnologia Informatica nella pubblica Amministrazione" presso l'Autorità Informatica (AIPA).

Segue la "turlupinatura" de "la Repubblica" del 14 aprile 2001.

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Più facile pagare le tasse con CD Rom e Computer

Un'iniziativa di Repubblica e Ministero delle Finanze

Il 18 maggio gratis con il Giornale il "dischetto" per la dichiarazione dei redditi.

ROMA Arrivano le tasse facili: direttamente a casa vostra, senza stress, senza code, senza ansie di calcoli complicati e pagamenti snervanti. Arriva la dichiarazione dei redditi che si compila e si paga comodamente seduti dalla poltrona del salotto.

Per saldare i conti con il Fisco e presentare il vostro «Unico» ora, infatti, bastano un PC e il CD Rom che Repubblica vi regalerà in esclusiva il prossimo 18 maggio. Un programma snello e preciso, preparato per voi dall'Agenzia delle Entrate del Ministero delle Finanze, che vi guiderà nella compilazione on line, spiegandovi come compilare il modello e come fare i calcoli che saranno man mano controllati e automaticamente riportati nel quadro riepilogativo.

Tutto senza stress, senza bisogno del consulto del commercialista e senza bisogno di correre in posta o in banca per pagare. Già perché «Uniconline 2001», il CD Rom che Repubblica vi metterà in mano gratis (lo distribuirà in esclusiva dopo aver vinto una gara indetta dalle Finanze fra i quotidiani a diffusione nazionale), vi permetterà anche di presentare e pagare la dichiarazione direttamente via Computer: senza perdite di tempo e nella massima sicurezza.

Per versare, infatti, non dovrete mettere in rete i dati della vostra carta di credito: basterà digitare le coordinate del conto corrente bancario. Sarà poi l'Istituto stesso a pensare al prelievo. E se invece di risultare a debito, risultate a credito? Il meccanismo non cambia, la quota a credito ve la ritroverete direttamente sul conto dopo qualche mese.

Per fare tutto questo, però, oltre ad aspettare il 18 maggio, bisogna prima di tutto chiedere all'Agenzia delle Entrate il vostro codice Pin: ovvero il codice personale di accesso essenziale per entrare in contratto con il Fisco. Si tratta di una serie di numeri che vi identificherà senza possibilità di errori e con la quale, oltre a presentare e pagare la dichiarazione on line, potrete anche versare altre imposte o ricevere informazioni e rimborsi senza uscire di casa. Ottenere il Pin è facilissimo: basta entrare nel sito del Ministero (www.finanze.it) e farne richiesta. All'istante otterrete le prime cifre del codice, che sarà completato con un'altra serie di numeri che vi sarà spedita per posta a casa nel giro di pochi giorni.

E se non avete a casa il Computer o se lo avete, ma non siete collegati on line? Chiedete subito, lo stesso, il Pincode: per dichiarare Unico on line potrete infatti anche utilizzare anche il PC di un parente o di un amico, o quello messo a disposizione in un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate.

L'importante, però, è avere il vostro codice personale (tra l'altro il Ministero sta studiando metodi di distribuzione alternativi alla richiesta da sito). Ma c'è ancora un motivo per scegliere l'Online: chi compila e paga Unico via Computer guadagna tre mesi. La scadenza, per lui, non sarà il 31 luglio, ma il 31 ottobre.