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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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Creare un nuovo percorso didattico per l'apprendimento del disegno tattile

Pubblicato il 31/08/2020 09:00 
 

Imparare coordinate e dimensioni per una persona non vedente non è un argomento facile da affrontare, anche perché implica un'astrazione elevata e un'esperienza indiretta del Disegno. La persona normovedente disegna sull'area Grafica o su un Foglio coordinando i movimenti della mano grazie alla Vista. La persona non vedente, soprattutto se con cecità congenita, è costretta a disegnare astraendo l'atto pratico del Disegno, basandolo solo su forme, coordinate e dimensioni, posticipando alla stampa la percezione Tattile del risultato ottenuto. Potremmo immaginare soluzioni tecnologiche per colmare questo divario, per rendere l'esperienza del Disegno Tattile più amichevole per chi è cieco, ma la Tecnologia per ora non possiede i necessari strumenti che permettano a un cieco di disegnare a mano libera, con risultati immediatamente o quasi percettibili al Tatto.

Col Disegno Tattile di Biblos che ho ideato nel 2009, ho realizzato uno strumento che per la prima volta al mondo ha consentito a una persona non vedente di poter disegnare grafici tattili attraverso alcune figure geometriche di base in completa Autonomia. Prima una persona con disabilità visiva non poteva disegnare grafici tattili, ma era costretto a delegare a chi vede la fase di Disegno. Tale possibilità ha reso sì una persona non vedente autonoma nel Disegno di grafici tattili, ma ha obbligato chi si è avvicinato per la prima volta al Disegno di figure geometriche a confrontarsi direttamente con questa Materia fatta di astrazioni, coordinate e dimensioni.

Ritengo che l'Ambiente scolastico e associativo non abbia ancora colto a pieno l'importanza di questa possibilità di Disegno. L'interesse da parte di una sparuta minoranza di ciechi per questa disciplina, non è stato sufficiente a creare su di essa una Didattica convincente che mettesse alla pari lo Studente non vedente con quello normovedente. Come nel passato, si continua a proporre disegni realizzati da terzi, piuttosto che dare allo Studente non vedente le conoscenze e gli strumenti per poter disegnare autonomamente, al fine di dominare appieno una disciplina così difficile per chi è privo di Vista e così trasversalmente utile per tutte le materie scolastiche. Ciò che viene a mancare così è l'esperienza diretta del Disegno, ostruendo l'interesse che uno Studente non vedente potrebbe avere per alcune materie scientifiche.

Il Percorso didattico potrebbe essere pensato come sequenza di attività che costruissero per gradi la conoscenza. Ciò implicherebbe l'adozione di un nuovo modello didattico, per consentire al discente e al docente di intraprendere un Percorso di mutuo scambio di esperienze, poiché anche per il docente si aprirebbe l'opportunità di costruire per sé un nuovo modello.

Sarebbe importante rendersi consapevoli delle motivazioni per cui si sceglie di proporre un nuovo Percorso didattico. Ad esempio:

  • Il Disegno Tattile è trasversale, ovvero è in relazione con altre discipline;
  • Il Disegno Tattile è particolarmente formativo;
  • Si presta ad essere trattato con metodologie attive, poiché non richiede inizialmente troppe conoscenze preliminari;
  • È un argomento particolarmente difficile che di solito non viene compreso solo leggendolo sui libri;

Alla fine del Percorso didattico gli studenti avrebbero acquisito una conoscenza verticale da applicare trasversalmente e orizzontalmente ad altre materie. Nuove abilità che renderebbero più autonomi gli studenti non vedenti per l'interazione con i docenti e col gruppo classe. In più gli studenti non vedenti acquisirebbero la necessaria creatività per l'analisi e la risoluzione di problemi proiettandoli, ove lo si riterrebbe utile, all'interno di un piano Tattile fatto di forme e spazi.

Si potrebbe lavorare alla creazione di un Percorso didattico che porti anche a obiettivi diversi. Bisognerebbe avere chiaro con quale intento si affronta il Disegno Tattile, con quale approccio, a quale livello, per quale conoscenza. Chiaramente dovrebbe esserci coerenza tra la definizione di questi obiettivi e le motivazioni per cui si è scelto un Percorso, fornendo i necessari stimoli adatti a favorire un’evoluzione del processo di apprendimento, procedendo per gradi.

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