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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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L'Europa discute di etichette per i prodotti alimentari accessibili ai non vedenti

Pubblicato il 30/03/2020 00:00 
 

«Da tempo sto seguendo il Progetto Pilota portato avanti da Crea e Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Cosenza e che riguarda, appunto, l’uso del Linguaggio Braille e di moderne tecnologie in grado di implementare una etichetta Audio-narrante per i prodotti alimentari.»

A dirlo è l'eurodeputata Laura Ferrara, cosentina di adozione ed europarlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha ricevuto la risposta della Commissione europea alla sua interrogazione su un Progetto nato presso l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Cosenza e il Crea sede di Rende.

Ferrara dice che «I segnali che arrivano dalla Commissione circa l’esigenza di un’etichetta Accessibile a tutti sono positivi». La tematica è di particolare rilevanza per i non vedenti, non solo quelli italiani. Poter Leggere l'etichetta di un prodotto alimentari è un'esigenza pari, se non superiore, a quella della Lettura dell'etichetta dei farmaci. «Ho inteso richiamare l’attenzione della Commissione sull’esigenza di migliorare l’accesso alle informazioni sui prodotti alimentari da parte dei non vedenti e ipovedenti».

La richiesta di Autonomia maggiore e di Indipendenza da parte dei non vedenti oggi cresce sempre di più. È sempre più naturale vivere alla pari, eliminare le barriere che ostacolano la vita indipendente di ognuno è il punto da risolvere, quindi migliorare l'accesso alle informazioni sui prodotti alimentari da parte dei non vedenti e degli ipovedenti significa lavorare in questo senso.

«Nella risposta della Commissione viene evidenziato come, ad oggi, i regolamenti comunitari relativi alla fornitura di informazioni sugli alimenti non hanno di fatto eliminato le barriere esistenti per coloro che hanno disabilità visive e che incontrano ostacoli nell’accesso a tali informazioni. La buona notizia è che il miglioramento della fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori sarà una delle priorità della strategia “Dal produttore al consumatore”, come annunciato nella comunicazione della Commissione sul Green Deal europeo. In questo contesto la Commissione intende inoltre occuparsi della necessità di informazioni accessibili alle persone con disabilità, compresi i non vedenti e gli ipovedenti».

L'intervento dell'eurodeputata è provvidenziale, visto che la Commissione si era concentrata solo sul Nutri-Score, un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia che semplifica l'identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto. «Noi vogliamo difendere tutti i consumatori e l’Unione europea deve garantire questo Diritto”, dice l'europarlamentare pentastellata. Infatti la sua proposta sta riscuotendo risposte positive.

L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Cosenza e il CREA sede di Rende hanno già un Progetto per dare risposta a questa necessità. Troppe sono ancora le barriere esistenti per coloro che hanno disabilità visive e che incontrano ostacoli nell’accesso a tali informazioni. Perciò si tenta di unire il Braille alle nuove tecnologie, creando un'etichetta Audio spendibile su ogni prodotto alimentare, già sperimentata dall'UICI cosentina in collaborazione con una Azienda olivicola.

«Un tema di tale importanza non è più rimandabile a mio avviso. Ecco perché ho inteso interrogare la Commissione europea e interesserò direttamente la Commissaria, Helena Dallì, tramite una lettera per riportare l’inclusione e l’accesso alle informazioni per chi ha disabilità visiva fra le priorità e gli obiettivi di questa legislatura”.