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Braille: Lettere che ruotano e cambiano nello spazio, le simmetrie del sistema

Aggiornato il 16/08/2024 08:00 
 Una cella braille

Il Braille utilizza una serie di punti alzati o abbassati per rappresentare lettere, numeri e simboli. I punti hanno una disposizione ben precisa all'interno di una superficie chiamata Cella. I punti del Braille classico sono disposti dentro una griglia di due per tre punti. Gli insiemi di punti che compongono alcune lettere hanno una configurazione spaziale che a volte porta a confusione, a causa della rotazione o della simmetria della loro configurazione.

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Le vocali "E" ed "I" sono un classico esempio di vocali speculari con cui chi ha iniziato a Scrivere e Leggere in Braille ha dovuto fare i conti. La Vocale "E" viene riprodotta utilizzando i punti 1-5. La disposizione spaziale di questi punti è esattamente speculare ai punti della Vocale "I", che viene riprodotta utilizzando i punti 2-4. Per risolvere una volta per tutte il dubbio, si può tenere a mente che se a sinistra c'è il punto più alto, cioè il punto 1, la Vocale è "E"; mentre se la Cella a sinistra ha il punto di mezzo, cioè il punto 2, vuol dire che la Vocale è "I". In un certo qual modo c'è un ordine tra le due vocali anche in Braille, dove il punto 1 della "E" precede il punto 2 della "I".

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Una specularità simile l'abbiamo con le consonanti "R" e "W". La "R" possiede i punti 1-2-3-5; mentre la "W" ha i punti 2-4-5-6, esattamente speculare alla "R". Possiamo tenere a mente una regola anche in questo caso, ricordando che se a sinistra troviamo tutti i punti alzati 1-2-3 siamo in presenza di una "R"; mentre se tutti i punti alzati li abbiamo a destra 4-5-6 abbiamo sotto al dito una "W".

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Prendiamo ora in esame la rotazione che troviamo tra due consonanti, la "N" e la "Z". La "N" viene rappresentata coi punti 1-3-4-5, mentre la "Z" coi punti 1-3-5-6. Siamo in presenza di una perfetta specularità verticale che manda in tilt il cervello della persona principiante che Legge. Possiamo semplicemente dire che i punti di destra slittano verso il basso di una posizione, ma è più corretto invertire in verticale la lettera per passare da una all'altra. Per ricavare una regola dalla posizione spaziale dei punti delle due consonanti, possiamo dire che: se in alto troviamo la parte superiore piena, cioè coi punti 1-4 alzati, siamo in presenza di una "N"; viceversa, se ad essere alzati sono i punti della parte inferiore, cioè i punti 3-6, siamo in presenza di una "Z".

In questo articolo stiamo analizzando soltanto la confusione indotta dalla rotazione o dalla simmetria di alcune lettere. Se dovessimo prendere in considerazione numeri, Punteggiatura e simboli, il problema si estenderebbe e dovremmo considerare anche la confusione indotta dalla posizione dei punti.

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Prendiamo in esame altre due coppie di lettere, che se prese tutt'e quattro insieme diventano il più grosso dubbio di chi impara a Leggere in Braille. Stiamo parlando della coppia "D" e "F" e della coppia "H" e "J". Tra l'altro queste quattro lettere fanno parte della prima serie, cioè le prime dieci lettere dell'alfabeto, utilizzate anche per rappresentare i numeri. Queste lettere presentano una simmetria orizzontale, simile a quella Vista per le vocali "E" ed "I" e per le consonanti "R" e "W".

La lettera "D" si rappresenta coi punti 1-4-5; mentre la lettera "F" è data dai punti 1-2-4. Le due lettere sono perfettamente speculari. La regoletta che dobbiamo tenere a mente è simile a quella della "E" e della "I", che tra l'altro sono vocali che condividono i due terzi dei punti di queste lettere. Se troviamo alzati i punti 1-5 (naturalmente c'è anche il punto 4), siamo in presenza della "D" (avvicinabile alla "E"); se invece abbiamo alzati i punti 2-4, siamo in presenza della "F" (che condivide i punti con la "I", a parte il punto 1).

Un caso simile lo abbiamo tra la "H" e la "J". La "H" utilizza i punti 1-2-5, mentre la "J" i punti 2-4-5: sono esattamente speculari. Possiamo sicuramente tenere a mente che se tocchiamo i punti 1-2 abbiamo sotto il dito la "H", mentre se i punti sono spostati a destra su 4-5 abbiamo la "J".

Queste quattro lettere hanno però una posizione particolare, perché è probabile che la persona principiante del Braille faccia confusione tra di loro. Non solo le coppie "D-F" e "H-J" sono speculari, ma anche le coppie "D-H" e "F-J" lo sono, ma in verticale. Se partiamo dalla "D" e cominciamo a ruotare nello spazio la Forma Braille della lettera, otteniamo la sequenza di lettere "D-F-H-J" in senso orario, e "D-J-H-F" in senso antiorario; e questo è anche il fascino del Braille.

Abbiamo giocato un po' col Braille, con le simmetrie, con la posizione, gli spazi, la specularità dei punti che fanno di questo sistema di Lettura e Scrittura un mezzo utile e affascinante per tutti i ciechi del mondo, e non solo.

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