DiGrande.it
Braille e Tecnologie per la Disabilità Visiva

Biblos: Il mio messaggio nella bottiglia, per te

Aggiornato il 15/08/2025 08:00 

Se stai leggendo queste righe, vuol dire che in qualche modo Biblos ti è già vicino. Forse è nel tuo Computer, forse nei tuoi pensieri, forse solo nella tua curiosità. Ma intanto sei qui, con me. Magari lo usi ogni giorno, o forse ne hai solo sentito parlare. E forse, anche senza dirlo ad alta Voce, ti stai chiedendo: “Ma perché Giuseppe insiste così tanto con articoli, newsletter, Video? Perché continua a raccontare cose che, tanto, non tutti leggeranno?”

La risposta è semplice: non posso dare per scontato che quello che faccio arrivi davvero a chi ne ha bisogno. E se non arriva… a cosa serve averlo fatto? Ogni volta che pubblico qualcosa – una Guida, un video passo passo, l'annuncio di una nuova funzione – so già che per molti passerà inosservato. Lo so ancora prima di metterlo Online. Non perché non sia utile, non perché tu non sia interessato… ma perché viviamo immersi in un fiume di messaggi. E ogni contenuto deve lottare per farsi spazio nella tua attenzione. Quante notifiche ti arrivano in un giorno? WhatsApp, eMail, app, social… un fiume continuo. E quante di queste apri davvero? E quante le lasci lì, pensando: “La leggo dopo”? E quante non hai mai più aperto?

Ed è qui che nasce il problema. Perché se quell'Informazione non ti arriva, o ti arriva troppo tardi, magari stai faticando per settimane… senza sapere che Biblos ha già la soluzione pronta, in due clic. Ti rendi conto? Per me è frustrante. Non perché “non mi ascolti”, ma perché so che potresti lavorare meglio, con meno fatica, con più libertà. E invece continui a fare tutto nel modo più complicato… e a volte, senza colpa, anche sbagliato.

A volte mi scrivono persone: “Ma davvero Biblos fa anche questo?” E io penso: “Sì! L'ho detto, l'ho scritto, l'ho mostrato… eppure non ti è arrivato.” Ma di chi è la colpa? Di nessuno. È il modo in cui oggi funziona la comunicazione: un flusso continuo in cui ogni messaggio deve farsi spazio tra mille altri, e non sempre ci riesce.

E allora, se è così, a cosa serve continuare a Scrivere se poi non tutti leggono? Serve, eccome se serve. Perché ogni tanto un messaggio colpisce nel segno. Arriva proprio dove deve arrivare. E quando succede, cambia le cose. Una persona mi scrive, mi ringrazia, mi racconta come quella funzione le abbia cambiato il modo di lavorare, le abbia fatto risparmiare ore, le abbia dato più Autonomia… e io lì capisco: ecco perché vale la pena continuare.

Quello che vorrei da te non è un applauso, non è un like, non è un “bravo”. È un segno tangibile e autentico: una testimonianza, un commento, una domanda, un dubbio, un esempio di come usi Biblos. E magari, perché no, una condivisione. Perché se tu mi rispondi, io capisco che il messaggio è arrivato, che è stato utile, e che non ho parlato nel vuoto. Non ti sembra normale che, se parliamo di un Progetto che ti serve, ci sia un minimo di scambio? E se condividi informando la tua rete di amicizie, allora tutto diventa meno difficile per me.

Io non scrivo per riempire un blog, né faccio video per vedere salire un contatore. Lo faccio per costruire un ponte. Un ponte fatto di parole, idee e strumenti. Ma a cosa serve un ponte se dall'altra parte nessuno lo attraversa? E, permettimi la franchezza: se tu non mi dici mai che ci sei, come faccio a sapere che sei lì, dall'altra parte, pronto a camminarci sopra?

Pensaci, fermati a riflettere: Biblos non è solo il mio Lavoro: è uno strumento che vive davvero solo quando lo usi tu. Quando lo fai crescere con le tue idee. Quando mi dici cosa ti serve, cosa ti manca, cosa ti piacerebbe che facesse meglio. E se tu resti in silenzio, come posso capire dove andare?

Quindi, adesso che stai leggendo, te lo chiedo: sei pronto a fare la tua parte? Non ti sto chiedendo di scrivere un Romanzo, solo un segno. Anche solo un “Sì, ho letto”. Oppure che tu faccia tue queste parole e le porti in giro. Perché ogni volta che rispondi, il ponte si rafforza. E se il ponte regge, possiamo costruirne un altro, e un altro ancora. Insieme.

Facciamo così: io continuo a parlare, a spiegare, a costruire. Tu, la prossima volta che leggi qualcosa di mio, dimmi che ci sei. Anche solo con una parola. Perché se non mi rispondi, resterò qui a chiedermi se sto parlando con qualcuno… o sono immerso in una grande vallata, dove il silenzio inghiotte tutto e l'unico Suono che sento è l'eco, sempre più lontana, della mia stessa voce.

Questo articolo è il frutto di conoscenza, esperienza e impegno. Se lo hai trovato interessante, il modo migliore per condividerlo è valorizzarlo: puoi citarne una parte e linkarne la fonte. Solo così offri il giusto riconoscimento a chi lo ha creato.

Per ulteriore supporto ci si può iscrivere nel Gruppo di Biblos su Facebook o nel Canale di Biblos su Telegram.