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Audizione sull'accessibilità dei siti Web (AIPA) - Capitolo 6

Pubblicato il 20/02/2024 08:00 
 

Flavio Fogarolo racconta su Listavista la nostra audizione presso l'AIPA, riportando anche il Documento introduttivo dei lavori predisposto dalla stessa, anche sulla scorta del materiale da noi precedentemente prodotto via e-mail.

Per esempio Flavio riportava la Traduzione della circolare del premier francese sull'accessibilità, ecc.

In questo report si dice solo che io ho insistito sulla necessità di far presto; In realtà avevo già fatto pervenire il mio intervento che riporto dopo il report di Flavio.

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Subject: I: [listavista] Audizione all'AIPA

Date: Sat, 8 Jul 2000 12:26:00 +0200

Alla lista,

ho partecipato ieri a Roma all'audizione dell'AIPA sull'accessibilità dei siti Web della pubblica amministrazione.

È stata una riunione molto utile che, spero, dovrebbe portare a dei risultati concreti in questo campo.

Personalmente è la prima volta che mi capita di parlare di queste cose con persone non solo competenti e disponibili ma, soprattutto, con i mezzi a disposizione per cambiare davvero le cose.

Consentitemi, quindi, una "telecronaca" un po' particolareggiata.

L'AIPA (www.aipa.it) è l'Autorità per l'Informatica per la Pubblica Amministrazione. Siamo stati convocati in cinque come firmatari di una petizione presentata tempo fa (l'iniziativa fa parte dell'iniziativa partita in maggio ad opera di Donato Taddei e rilanciata da Giuliano Artico): oltre a Taddei, c'era Paolo Graziani, John Fischetti ed il sottoscritto. Giuliano Artico era impegnato a Padova per esami.

Oltre a noi è stata invitata anche una delegazione dell'ASPHI che aveva pure presentato una serie di richieste all'AIPA su questo tema. Erano presenti per l'ASPHI il dr. Gulminelli e il dr. Arnao.

Per l'AIPA coordinava i lavori il prof. Carlo Batini.

Erano presenti altri funzionari dell'AIPA e il prof. Atzeni dell'Università Roma 3 che sta curando per l'AIPA stessa una Ricerca sui siti Web dei ministeri.

All'inizio della seduta il prof. Batini ci ha presentato un Documento introduttivo già molto chiaro e promettente.

Per maggiore chiarezza lo copio qui sotto integralmente.

INIZIO TESTO INTRODUZIONE AIPA

Audizione sull'accessibilità dei siti Web

AIPA, 7 luglio 2000

1 - Premessa

Il 29 maggio è giunta all'Autorità una petizione firmata dal prof. Giuliano Artico (Università di Padova), dal sign. John Fischetti (ENIL, European Network on Indipendent Living, e FAIP, Federazione delle Associazioni Italiane Para-tetraplegici), dal prof. Flavio Fogarolo (Provveditorato agli Studi di Vicenza), dal prof. Paolo Graziani (CNR, Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche) e dal sign. Donato Taddei (INPS). Scopo principale della petizione è la richiesta di un'audizione per rappresentare l'urgenza dell'adozione integrale da parte dell'Autorità delle raccomandazioni del Word Wide Web Consortium del 5 maggio 1999 riguardanti l'accessibilità dei siti Web ai portatori di Handicap.

Nella petizione si accenna anche ad un dibattito avviato nei newsgroup italiani da Donato Taddei e articolato in alcune migliaia di messaggi nei quali sono contenute anche specifiche richieste all'Autorità:

a - la predisposizione di un Decreto di Legge che vincoli le amministrazioni ad adeguarsi agli standard emanati dal W3C;

b - l'emanazione di linee Guida e la messa a disposizione della P.A. di strumenti Software per il controllo e la validazione dei siti pubblici per quanto riguarda l'accessibilità;

c - la costituzione di un gruppo di coordinamento di esperti delle amministrazioni che sviluppi tecnologie assistive da distribuire gratuitamente attraverso i siti pubblici.

Allo stesso tempo l'ASPHI (Associazione per lo Sviluppo di Progetti Informatici per gli Handicappati) ha fatto pervenire articoli e documentazione su alcuni progetti dell'Associazione. Il tema comune di queste attività è il superamento delle barriere comunicative e l'uso dell'Informatica per creare nuovi processi che possano favorire i disabili.

2 - Temi dell'audizione

Più in dettaglio. è possibile identificare almeno tre temi che sarà possibile affrontare durante l'audizione.

a - l'accessibilità dei siti Web della P.A.;

b - i disabili e il regolamento del telelavoro;

c - la Formazione rivolta ai disabili (dipendenti della P.A. e non) e agli specialisti IT.

3 - Contesto

Il contesto dell'audizione può essere riassunto brevemente attraverso alcuni richiami ad iniziative in corso.

a - l'Autorità ha commissionato all'Università Roma 3 un'indagine sui siti Web della P.A. che ha finora prodotto una prima versione della metodologia di analisi e una prima rilevazione dei siti Web delle amministrazioni. Sebbene la metodologia preveda già la misurazione di molte caratteristiche di accessibilità dei siti secondo le raccomandazioni del W3C, lo Studio finale non conterrà probabilmente un'analisi approfondita relativamente a questo specifico tema.

b - in attuazione dell'articolo 6 del DPR 70/1999 ("Regolamento recante disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni"), l'Autorità sta per procedere alla costituzione di una commissione che contribuirà alla redazione di un regolamento Tecnico.

c - il piano di azione per l'e-government, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede al punto 13 due azioni di Formazione con un costo previsto di 275 miliardi. La prima è orientata ai dipendenti pubblici come utilizzatori delle tecnologie informatiche e prevede l'erogazione di 30 ore di corso a 400.000 dipendenti, mentre la seconda si propone di accrescere le conoscenze specialistiche di chi gestisce le infrastrutture informatiche delle amministrazioni.

4 - Azioni

È possibile estendere il Progetto sulla qualità dei siti Web della pubblica amministrazione nella direzione dell'accessibilità, secondo quanto si è cominciato a discutere con il coordinatore dello Studio, prof. Atzeni. Tale attività dovrebbe portare all'emanazione di una circolare che fornisca indicazioni per assicurare l'accessibilità dei siti. Potrebbe essere opportuno organizzare seminari o cicli di Formazione espressamente indirizzati ai manager e agli specialisti informatici della P.A. che si occupano della gestione e dello sviluppo dei siti stessi. Infine potrebbe essere opportuno stimolare una valutazione dei servizi di interoperabilità attualmente erogati dalla Rete unitaria dal punto di vista dell'accessibilità.

Per quanto riguarda il telelavoro. è necessario ampliare la commissione che elaborerà il regolamento Tecnico in modo che vengano stabilite norme adeguate a garantire l'accesso al telelavoro da parte dei dipendenti disabili. A questo scopo si può ricorrere ai protocolli di intesa con le associazioni delle aziende che operano nell'IT. Questa attività può avere punti di contatto con la precedente, dal momento che le modalità di interazione client/server sono oggi essenzialmente assimilabili al mondo Web, ma presenta anche aspetti legati ad altre tecnologie, ad esempio quelle di sicurezza.

Riguardo la Formazione, può essere opportuno richiedere al Governo di inserire esplicitamente l'obiettivo dell'accessibilità nelle azioni di Formazione previste dal piano per l'e-government. è forse ancora più importante sensibilizzare il Governo verso la riqualificazione dei 100.000 disabili che sono stati assunti dallo Stato grazie alle quote a loro riservare e spesso assegnati a mansioni marginali. Il telelavoro, e più in generale una Tecnologia Informatica più accorta, può trasformare questa sorta di tassa Sociale in un fattore di sviluppo. Si tratta evidentemente di un tema che richiede una specifica Formazione Informatica diretta a questo gruppo di utenti, oltre che la distribuzione di strumenti informatici specifici.

L'esperienza di ASPHI sembra particolarmente rilevante, dato l'elevata percentuale dei partecipanti ai corsi di Formazione da loro organizzati che trova poi impiego, in particolare presso le industrie e gli enti pubblici che la sostengono.

Un ultimo punto, sul quale non si dispone ancora di dati ma che è evidentemente cruciale approfondire, è una valutazione delle azioni elencate dal punto di vista dei loro costi e benefici. Tale valutazione è particolarmente importante se si punta ad offrire un ruolo più attivo e produttivo ai dipendenti pubblici con disabilità.

FINE TESTO INTRODUZIONE AIPA

Come si può capire, con una premessa così l'audizione è proseguita poi tutta in discesa.

Gli interventi hanno insistito sui vari aspetti dell'accessibilità; tutte cose che chi segue ListaVista conosce benissimo. Non mi dilungo quindi più di tanto.

Gulminelli (ASPHI), dopo una presentazione della sua Associazione, ha illustrato i vari fattori che limitano le possibilità di accesso al mondo del lavoro per i disabili;

Fischetti ha analizzato con cura le competenze dell'AIPA ed elencato i vari modi e i vari settori in cui potrebbe intervenire;

Graziani ha illustrato chiaramente i principi dell'accessibilità, nonché lo stato dell'arte della Ricerca in questo campo, concludendo con un deciso richiamo al "Diritto" di tutti ad accedere alle informazioni.

Anche Taddei ha insistito sulla necessità urgente di "fare qualcosa" e di farlo presto.

Io ho cercato di estendere la discussione anche all'accessibilità dei prodotti multimediali, non solo al Web.

Vengo comunque alle decisioni prese:

- il prof. Batini ha incaricato intanto i collaboratori presenti a stendere subito una relazione su tutti i settori di competenza dell'AIPA nel quali potrebbe entrare il tema dell'accessibilità, in modo che il problema sia costantemente tenuto presente;

- verrà data indicazione perché il problema venga inserito "da subito" nei corsi di Formazione per tecnici della P.A. che l'AIPA organizza praticamente in continuazione;

- l'AIPA nominerà in tempi brevi (ossia qualche settimana, ferie permettendo...) un gruppo di lavoro specifico su questo tema; compito di questo gruppo sarà quello di arrivare, sempre in tempi brevi, ad una circolare sull'accessibilità dei siti Web ed eventualmente ad un servizio di supporto Tecnico e informativo;

- nella commissione che l'AIPA sta nominando per il regolamento Tecnico del telelavoro verrà inserito anche un membro, scelto presumibilmente tra il gruppo di lavoro visto prima, che curerà gli aspetti relativi all'accessibilità (in questo caso, ovviamente, non solo del Web ma di tutti gli applicativi necessari per "telelavorare");

- nel sito Web dell'AIPA sarà aperta appena possibile una sezione dedicata all'accessibilità;

- il problema dell'accessibilità verrà tenuto presente anche nei pareri sugli acquisti da parte delle P.A., espressi dall'AIPA.

- L'AIPA commissionerà all'Università Roma 3 una nuova indagine (o meglio: un'estensione di quella che sta facendo) espressamente dedicata all'analisi dei siti Web delle pubbliche amministrazioni dal punto di vista dell'accessibilità; essa prevederà anche delle indicazioni puntuali ai gestori dei siti sugli interventi che devono eventualmente fare per renderli accessibili a tutti.

Spero di non aver dimenticato qualcosa di importante. Eventualmente invito Paolo Graziani a completare la telecronaca.

Saluti e buon fine settimana a tutti

Flavio Fogarolo

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Indirizzato al dr. De Vanna e a vari soggetti, questo è il sunto del mio intervento all'audizione, come detto inviato in precedenza via e-mail.

Subject: AIPA: Sunto intervento di Donato Taddei

Siamo qui grazie alle possibilità di organizzazione, discussione, progettazione offerte dalla rete: la pubblica amministrazione deve Aprire alla rete, attingendovi spunti e istanze, ma anche progetti e proposte, segnalazioni di problemi e soluzioni, costruendo quel rapporto di apertura, di scambio e di trasparenza che può fare evolvere la società verso più mature forme di decisionismo, di Democrazia reale, di autorappresentanza.

L'accoglimento nell'ordinamento Italiano delle raccomandazioni del W3C apre uno scenario di trasformazione non solo Tecnica ma concettuale dell'approccio fin qui seguito per far fronte ai problemi delle categorie svantaggiate, specie disabili.

Preme sottolineare che, una tantum, gli interessi dei cittadini disabili coincidono con gli interessi di mercato, specie quello dei cellulari e dei palmari e computers da auto.

C'è bisogno di inserire questa iniziativa in un contesto normativo che stigmatizzi questo approccio diverso. Questo comincia a prendere forma in varie iniziative parlamentari.

Con gli atti che siamo qui a sollecitare all'authority non si tratta di fare una norma che rimane inapplicata come ad es. è stato per il telelavoro, dove la Legge esiste da due anni, l'AIPA ha fatto un buon regolamento, il mio direttore generale dott. Trizzino un buon commento, le P.A. stanno studiando, Telecom ha incassato già da un anno il premio della comunità europea per l'allestimento di stazioni di telelavoro per disabili, ma mi piacerebbe sapere quante persone e quanti disabili fanno telelavoro.

Poi avrei la curiosità spicciola di sapere nel mese di maggio quanti messaggi sono arrivati a webmaster@aipa.it con subject: Diritto di accesso, autorità garante e pubblica amministrazione.

Tutto ciò per dire che la realizzazione effettiva di questo processo richiede risorse, una elaborazione unitaria secondo principi di economicità, di trasparenza e di efficienza, sanciti dalla Legge,e auspicherei un gruppo di lavoro tra esperti e tecnici delle varier P.A. per raccordare il tutto.

La trasformazione in maniera Accessibile dell'esistente assume già ora dimensioni notevoli: 5000 pagine solo in INPS. se si parte tra un anno l'arretrato da smaltire sarà triplicato e con i noti tempi dell'amministrazione impiegheremo 20 anni.

Bisogna costruire momenti unitari di scambio e di confronto per mettere a frutto l'esperienza maturata in questi anni da alcune P.A. che, come il parlamento, sono di fatto già accessibili, anziché ricorrere a commesse miliardarie a sedicenti esperti e specializzati in disabilità.

Nel momento in cui comincio a lavorare per l'accessibilità dei siti INPS avrei da imparare dai sistemisti della camera, più che di qualcuno che mi insegni che i non vedenti leggono in Braille o in Voce.

In secondo luogo si tratta di monitorare lo stato di avanzamento di tale processo di trasformazione, permettendo scambi e confronti tra gli addetti ai lavori; oltre alle norme e ai regolamenti si tratta di cambiare l'angolazione prospettica degli sviluppatori.

Ciò implica l'Informazione su particolari tecnologie e approcci, nonché su aspetti metodologici del problema.

C'è poi il problema della produzione, progettazione e sviluppo di tecnologie e e interfacce diversificate perché diversificata è la modalità di fruizione: architettura, sistema operativo, interfaccia, periferiche.

A questo livello c'è bisogno di rilanciare o di Aprire al free Software e al non-profit nonché ovviamente alle università e agli enti di Ricerca, ma anche al mercato e alle cooperative.

Non è un caso che questa audizione si tiene nei confronti di singoli cittadini; e che gli unici cittadini che hanno aderito alla mia massiccia campagna siano degli sviluppatori di tecnologie assistive gratuite: per motivi che so bene (sostanzialmente di disorientamento e di attesa degli eventi) le organizzazioni di categoria segnano il passo da dieci anni con i soliti piagnistei.

C'è poi l'aspetto di Aprire all'utenza che può avere un ruolo importante in fase di verifica sul campo, ma anche (e i presenti sono un esempio!) in fase di Studio e di proposizione.

Bisogna attrezzarsi a "governare" un grande processo con criteri di razionalità, di efficienza e di economicità che può Aprire posti e prospettive nuove di lavoro, avere notevoli ritorni in termini di utilità Sociale in termini costi-prestazioni, per il progressivo abbattimento delle nuove barriere delle architetture tecnologiche, che stanno di fatto già creando nuovi analfabetismi e nuove disabilità.

Donato Taddei