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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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Capitolati di appalto e riflessioni: Un possibile osservatorio centrale sull'accessibilità - Capitolo 16

Aggiornato il 30/04/2024 08:00 
 

Umberto Del Vedovo mi gira dalla lista UicTech, che seguiva per alimentare una raccolta di messaggi tecnici sulle tecnologie assistive dei non vedenti su wai.inps.it, mi gira un messaggio con cui Michela Marcato annuncia alla lista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della circolare Bassanini, chiedendo alla lista di farmelo sapere essendo io in silenzio stampa su UicTech, come detto alla fine del precedente capitolo.

Scrivo a Michela pregando di girare alla lista il mio messaggio in cui oltre a diverse considerazioni, riporto ben due contributi al gruppo di Lavoro AIPA, per dar conto delle problematiche alla nostra attenzione: in primis il problema dei capitolati di appalto; poi la ventilata costituzione di un osservatorio centrale sulla accessibilità usabilità dei siti pubblici.

La circolare pretendeva di mettere a posto le cose in sei mesi: o ci si muoveva sul serio o, come poi è avvenuto e spero non avvenga altrettanto ai 12 mesi previsti dalla Legge Stanca, il tutto finisce nell'oblio.

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Subject: Re: ACCESSIBILITÀ DEL SITO del governo.

Ciao Michela, Umberto mi ha girato il tuo messaggio su UicTech alla quale, insieme ai saluti, sei libera di girare o meno il mio commento.

Scrivevi:

Peccato che Donato Taddei non frequenti più UicTech, non ho a portata di mano la sua e-mail, magari se qualcuno gli vuol girare la segnalazione mi farebbe una cortesia, infondo forse il merito è anche un po' suo! sorriso...

Michela

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Grazie di cuore del "Riconoscimento". In effetti in 4 (ma proprio 4!!) "gatti" abbiamo messo in moto qualcosa che nemmeno ci potevamo sognare: la "provvidenza" ci ha aiutati sotto le spoglie del W3C e della coscienza che si cominciava a fare strada del solito ritardo Italiano, su questo come su gli altri temi, sulla scorta di esempi europei come la circolare del premier francese di un anno e mezzo fa.

Questo a Dimostrazione che quando le cose si vogliono fare veramente!...

Un anno fa L'On. Violante annunciava il sito WAI della Camera. L'AIPA creava un suo gruppo di Lavoro e si rivitalizzava il comitato Tecnico presso la funzione pubblica. L'INPS annunciava il suo sito WAI e attuava un processo di trasformazione automatica secondo le specifiche del W3C. Altre amministrazioni mettevano a punto progetti attinenti alla disabilità come L'INAIL.

L'UIC, da buona organizzazione dei disabili, arrivava ben un anno dopo con un convegno e uno stupido articolo di Giornale in cui al solito modo si chiedevano incentivi pubblici per la trasformazione dei siti.

Meno male che "loro" dicono di fare le ragioni dei disabili, non vedenti in specie. ma esuliamo da questi scenari "crepuscolari". Sembrerebbe che siamo a Cavallo: dopo la circolare Bassanini, a momenti anche la "nostra, in qualche modo" circolare AIPA e siamo a due.

Ma fatte le leggi e le direttive bisognerà farle osservare e proprio su questo dovremo combattere. Infatti credo ci sia ancora tanta ipocrisia nell'approccio ai problemi della disabilità, tanta buona coscienza a buon mercato e tante aspettative di business che possono invertire il processo di emancipazione in ogni momento.

Valga questa considerazione: mai come ora si parla di disabilità e mai come ora si assiste a una regressione in campo lavorativo e Sociale dei disabili, nonostante i fiumi di pubblico denaro.

Ti giro di sotto due dei miei soliti contributi al gruppo di Lavoro AIPA, per dar conto del poco che sto facendo sul tema in questo periodo.

Ciao e grazie ancora!

Donato

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OCUSS: Osservatorio Centrale Usabilità dei Siti e dei Servizi

To: aipa-sgb@iroe.fi.cnr.it

Date: Thr, 26 Apr 2001 23:37:25 -0600

Subject: Re: Sito Web

Prendo spunto dall'intervento di Calvo per esprimere alcune mie opinioni: in particolare sulla necessità di chiarezza, trasparenza, discussione collettiva dei capitolati.

Come sapete io ho molte riserve sulla decisione pure presa di predisporre "modelli teorici" di sito più o meno Accessibile: Trace Center e W3C bastano e avanzano se il Web Designer o meglio i loro Capi si pongono il problema. Se dovessimo misurare il "feedback" dei webmaster col conta-accessi del sito dei modelli teorici, credo che avremmo risultati falsi.

Io credo che il Lavoro di questo GDL debba compiere un salto di qualità, un passaggio di fase: siamo passati dalla fase di agitazione, proposta, definizione del problema a una fase di sviluppo, applicazione, amministrazione. Non possiamo continuare a ragionare come l'anno scorso. Adesso abbiamo una Direttiva ministeriale e una circolare AIPA, come dire due atti normativi cui la P.A. è semplicemente tenuta.

In altre parole, come Tecnico e come utente, comincio ad aspettarmi dalla P.A. semplicemente la fruizione reale (non teorica) di servizi e su questa strada può essere opportuno sviluppare iniziative che coinvolgano gruppi di utenti e di addetti ai lavori: l'esperimento di "dialogo bidirezionale" tra il gruppo INPS che segue il sito WAI e la lista di non vedenti chiamata UicTech, ha fornito molte indicazioni agli sviluppatori sullo stato reale delle esigenze degli utenti che, per parte loro, sono stati anch'essi sollecitati al problema e hanno contribuito in fase di test. Idem dicasi per la serie di puntuali rilievi fatta da Flavio Fogarolo al sito delle Finanze e all'Agenzia delle Entrate, come sollecitato dal Fornari.

La circolare alla approvazione della Autorità presenta delle lacune non tanto per quanto riguarda le tipologie di problematiche individuate (resta fuori ad es. il problema anziani, come dire un quarto della popolazione!), quanto soprattutto perché non delinea nemmeno in prima approssimazione metodologie e strumenti di monitoraggio dello stato di avanzamento di questo processo, cosicché l'invito fatto da Bassanini alle P.A. di adeguare i siti in sei mesi è destinato a rimanere lettera morta se a valle (per es. al nostro livello di GDL AIPA), non si riescono a trasformare in fatti le affermazioni generiche di principio.

Per scendere più nel dettaglio io la pianterei di elencare terminali e screen reader per i non vedenti, (al riguardo trovo quasi paradossale tutta la spiegazione dell'alfabeto Braille se non altro perché ricordo che sui diari della Scuola già ai miei tempi si trovava tale alfabeto) e mi concentrerei su procedure e tools capaci di monitorare lo stato di avanzamento del discorso accessibilità nelle P.A..

Dipenderà forse dalla Mia ignoranza ma io noto una "schizofrenia": quando si parla dei webmaster della P.A. si dà per scontato che:

- Non conoscono l'HTML e i linguaggi di mark-up.

- Non sono in grado nemmeno di capire, figuriamoci applicare, le linee Guida WAI se non gliele scodelliamo come ai bambini.

- Non hanno la minima cognizione delle problematiche dei loro utenti, ovvero dei destinatari del loro Lavoro.

Scusate ma stiamo parlando anche di "fior di tecnici" o il sistema informatico della P.A. è roba per bambini? Ho dato una occhiata al materiale del corso e non ho grossi rilievi da fare ma mi ha fatto sinceramente ridere e rafforzare in questa idea un "equivalente testuale" di una Immagine in esso contenuta: "Immagine di una Scuola da cui esce un vigile"!

Pertanto condivido in toto la esigenza posta dal prof. Batini di Scrivere capitolati chiari e aggiungo che questi debbano prevedere anche procedure e metodologie di monitoraggio delle varie fasi della messa in opera, che tutto ciò sia verificabile collettivamente ed attui rigorosi criteri di trasparenza. Da questo punto di Vista, finora, l'esperienza di questo GDL è da ritenersi molto positiva.

Il problema dei "capitolati" è di fondamentale importanza, anche quando si ricorra alla commessa fiduciaria, tanto più se calata in un'ottica di progressivo decentramento come risulta dalle linee strategiche della AIPA.

Tanto per fare un caso concreto: se l'anno scorso aveste cercato con un Motore di Ricerca la parola "accessibilità", vi sareste imbattuti nella Traduzione delle linee Guida WAI a cura dell'AIB, nel Documento accesso.htm a cura di Graziani e Burzagli, e nei documenti e nella campagna condotta dal CLARR nei tre atenei romani. ma a prendere qualche milione dall'AIPA per mettere a punto una metodologia è stata l'Università Roma3 senza ovviamente il coinvolgimento del CLARR.

Questo per dire: non mi interessa chi prende la commessa e forse nemmeno come. Quello che mi interessa è che chi la prende si adegui a regole e standards qualitativi prefissati collettivamente, garantisca in corso d'opera il controllo sempre collettivo, si assoggetti al monitoraggio periodico, e alle procedure di verifica previste a monte dello stesso conferimento.

Sempre per essere concreti: se ad esempio il Graziani presenta un Progetto che preveda ad esempio il coinvolgimento ad es. dell'Unione Italiana Ciechi per il test della accessibilità dei siti della P.A., di cui, data la stima di cui gode, egli faccia in qualche modo da garante, niente da dire e ciò vale anche per tutti noialtri: Fogarolo, Le Moli, Fischetti, Taddei, Calvo o chi vi pare.

Ma niente da dire solo a condizione che prima di conferire l'incarico, la commessa, l'intermediazione ecc. siano discussi collettivamente i capitolati, le verifiche in corso d'opera, le procedure di monitoraggio, gli standard qualitativi del prodotto finito. Ciò tra l'altro permette di effettuare lavori in regime di concorrenza, vale a dire permette l'attivazione anche di più soggetti.

Si Parlava nella riunione del monitoraggio dei siti effettuato dall'Osservatorio della suddetta Associazione di non vedenti, cui ho aderito anch'io pur non avendo niente a che fare con la stessa. Se, in ipotesi, questo Lavoro fosse "monetizzato",reclamerei il mio trentesimo del valore totale dal momento che non intendo avvantaggiare una Associazione privata del mio Lavoro gratuito. Viceversa non avrei nulla da eccepire (anzi!) ove fossero seguiti i criteri su esposti e fosse assicurata anche ad altri gruppi di non vedenti che non si riconoscono in una Associazione, uguale opportunità di partecipare.

Comunque, ancora Per Calvo: io non ho avuto nessun capitolato. Come mai? Devo averlo? Non Devo averlo? Chi deve averlo? magari pure perché deve averlo uno o l'altro? La "trasparenza" comincia di qua.

Ultimissima cosa: ATTENZIONE! avete tutti notato come, specie nelle fasce meno istruite della società, quando si a che fare con uno straniero che non conosce la lingua e di cui non si conosce la lingua, c'è l'abitudine a rivolgerglisi come a un subnormale. ma da quale parte sta l'ignoranza? I nostri tecnici non sanno certe cose, nessuno gli ha mai parlato di accessibilità e va bene. ma onestamente pensate che un corso di specializzazione per autisti pubblici debba necessariamente postulare che questi non abbiano mai visto una macchina come chi va per la prima volta alla Scuola Guida? Anche io non avevo fino all'anno scorso mai saputo del W3C e di WAI ma, quando l'ho incontrato l'ho capito e benedetto, e sono qua, eppure sto lavorando sul XML, proprio su un Software preso dal W3C, ovviamente open source. E so di non essere particolarmente "Scienziato". Ma so anche che tra i miei colleghi, specie quelli di maggiore esperienza, cui di solito si affida la gestione di siti o parti di siti pubblici, c'è gente che se fa mente locale sa intervenire sull'HTML, sa servirsi degli ausili come validatori ecc., e se impara a costruirsi un rapporto diretto con l'utenza, sa anche tener conto delle sue esigenze.

Che ne pensate?

Ciao, Donato Taddei

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From: do.taddei@agora.it

Date: Sat, 05 May 2001 10:30:38 -0600

Subject: OCUSS: Osservatorio Centrale Usabilità dei Siti e dei Servizi

Contributo di Donato Taddei al gruppo di Lavoro Accessibilità e Tecnologia Informatica nella P.A. presso l'Autorità Informatica (AIPA).

Continuo il ragionamento al punto in cui si è fermato Paolo Graziani, sulla lista del sottogruppo B. l'Accessibilità non è una "mucca da mungere" (allo stato sarebbe piuttosto una "vacca magra"). Ma il problema dei "capitolati" è importante e urgente, proprio per l'ampia gamma di situazioni e professionalità cui accennava Paolo. qualche mese fa portai alla Vostra Attenzione il problema segnalato da una dipendente Disabile del comune di Potenza circa l'assoluta mancanza di strumenti per intervenire affinché nel capitolato di appalto del sito Web di quella P.A., si potesse ottenere da parte del fornitore esterno il rispetto dei principi di accessibilità. e probabilmente situazioni simili ce ne sono a iosa.

Di seguito vedo di articolare alcune considerazioni che sto maturando in questi giorni, di cui al Subject del presente.

Io Credo che, contestualmente al testo della circolare, il prof. Batini dovrebbe porre all'Attenzione della Autorità, sia pure in termini di "Studio di fattibilità", il problema della creazione di un Osservatorio Centrale sulla Usabilità dei Siti e dei Servizi, col concorso del Dipartimento della Funzione Pubblica e con la partecipazione di varie P.A. e della Presidenza del Consiglio, membra del W3C.

Come mi viene in mente?

L'AIPA ha come referenti le Direzioni Informatiche delle P.A., mentre la responsabilità della gestione dei siti e dei servizi e le conseguenti scelte decisionali e di management risiedono spesso altrove.

Faccio il caso dell'INPS: la Direzione Centrale dei Servizi Informatici e delle Telecomunicazioni ha poteri autonomi come le altre 16 Direzioni Centrali che nell'ambito del proprio budget gestiscono le loro risorse informatiche, decidendo ad esempio di adottare determinati prodotti e forniture, di ricorrere a services esterni, di seguire o meno determinati standard, come ad esempio quelli di accessibilità e usabilità dei siti. Questo è probabilmente la ragione per cui la Direzione Informatica INPS ha optato per il "sito parallelo". Non avrebbe altrimenti potuto interferire al di fuori della sua specifica sfera di competenze.

Se invece c'è un coinvolgimento sinergico dell'AIPA (che magari fa da starter) e del Dipartimento della Funzione Pubblica diventano referenti del discorso accessibilità le Direzioni Generali e ciò permette anche il reperimento di risorse umane e finanziarie per il Progetto, che altrimenti non di sono.

Lo Studio di fattibilità del Progetto dovrebbe seguire queste direttrici:

A - Verificare in prima approssimazione la disponibilità delle P.A.

B - Fornire un Progetto di massima, modulare ed espandibile, di un Osservatorio Centrale sulla Usabilità dei Siti e dei Servizi.

C - Strumento di aiuto e di supporto agli sviluppatori Web pubblici, e qui rientrano i modelli pronti da copiare, selezione di materiale utile, help desk, normative estere e/o internazionali, segnalazioni di tecnologie, a preferenza Open Source, raccomandate dal W3C, e quant'altro possa essere utile. Rientra in questo anche la produzione e distribuzione di tecnologie assistive Open Source.

D - Implementazione di procedure e strumenti per il monitoraggio dello stato di avanzamento del processo di adeguamento dei siti alla circolare Bassanini e a quella AIPA. L'esperienza INPS in materia di trasformazione dinamica dei siti può essere al riguardo preziosa. Nota: Io ritengo che se un approccio "premiale" bisogna seguire, esso deve "premiare" chi ha fatto bene, contrariamente ad esempio a quanto ha dichiarato a "Repubblica" il Presidente nazionale dell'Unione Italiana Ciechi, circa la necessità di chiedere "incentivi" per sostenere la riconversione dei siti. Dico questo perché l'articolo di "Repubblica si riferiva a un convegno sul tema accessibilità tenutosi a Palermo, cui erano presenti almeno quattro dei componenti di questo GDL, compreso il coordinatore.

E - Deve essere un momento di interoperatività tra le P.A.

F - Deve essere completamente basato sulla RUPA.

G - Deve supportare, sviluppare un rapporto centralizzato con l'utenza che ne permetta il suo coinvolgimento in fase di test e non solo.

H - Deve fornire al pubblico e alle Direzioni Generali delle P.A. i dati di questo monitoraggio (condotto con vari metodi, compreso l'uso automatico di servizi di validazione), e ciò anche al fine di individuare problemi e strozzature nel processo di progettazione o riprogettazione dei siti stessi. Come dire deve essere sotto gli occhi di tutti questo processo di trasformazione, tutti devono sapere chi fa e chi fa di meno, e chi fa di meno non deve essere foraggiato ma supportato.

Graditi commenti, in privato od anche sulla lista AIPA-sgb.

Ciao a tutti! Donato Taddei