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Cos'è il W3C e cosa è WAI (Web Accessibility Initiative) - Capitolo 3

Pubblicato il 30/01/2024 08:00 
 

Newsgroup: notizie it.comp.accessibilita.ciechi

Subject: wai e w3c

Date: 04/05/2000

Come detto il prof. Fogarolo mi ha illuminato segnalando la Traduzione italiana della raccomandazione "Linee Guida per l'accessibilità ai contenuti Web" del W3C.

http://www.aib.it/aib/cwai/WAI-trad.htm

Merita una accurata visita il sito dell'Associazione Italiana Biblioteche, che ha appunto curato la Traduzione italiana, perché si tratta di libri.

Cos'è il W3C e cosa è WAI (Web Accessibility Initiative).

W3C sta per World Wide Web Consortium. È appunto un consorzio di 400 organizzazioni mondiali che ha lo scopo di elaborare specifiche sulle varie tecnologie Web, per esempio le specifiche HTML 4.0 o xml 1.0.

Sono membri del consorzio, che opera dal 1994, colossi informatici come Microsoft, IBM, Sun Microsystem, Digital, Apple, Toshiba; prestigiose organizzazioni come la Commissione Europea, il CERN (creatore del Web), la NASA, il MIT; grosse società di telecomunicazione come British Telecom e Telecom Italia; università ed enti di Ricerca come il CNR e l'Università di Bologna.

Tra le iniziative del W3C, che prevedono anche lo sviluppo di Software open source, c'è anche la Web Accessibility Initiative che si sostanzia in un gruppo di Lavoro che ha elaborato una serie di linee Guida per assicurare l'universalità del Web.

Lo sviluppo della telefonia cellulare e dei Computer da Auto o stazioni mobili, lo sviluppo del networking sui posti di Lavoro, che spesso implica operare in ambienti poco o troppo illuminati, rumorosi, con le mani occupate, impone il problema dell'accessibilità universale al Web.

Coincidendo con interessi di mercato, il problema dell'accessibilità travalica lo specifico problema dei disabili, riconducendosi a problema generale.

Infatti la Web Accessibility Initiative ha avuto per oggetto, oltre al Documento citato, una raccomandazione che riguarda l'accesso da stazioni mobili, un Documento che detta linee Guida agli sviluppatori di pagine e siti Web, che entra, con molti esempi, nello specifico delle singole tecniche, un Documento contenente linee Guida per gli sviluppatori di browsers, una lista di parametri per poter valutare l'accessibilità di una Pagina Web.

Ciò costituisce una riprova di una mia precedente affermazione al messaggio 393 di questo news group, del 18/02/2000 con subject: le nuove speranze di Lavoro

...

CIÒ VUOL DIRE CHE NELLA FORMULAZIONE E NELLA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI BISOGNERÀ ADOTTARE UNA OTTICA NON GHETTIZZATA E ADEGUATA ALLA REALTÀ PLANETARIA DEL NETWORKING.

VALE A DIRE CHE SE UNO SI IMMAGINA DI POTER CAMPICCHIARE DISTRIBUENDO QUESTO PIUTTOSTO CHE QUELL'Ausilio, BISOGNA FARE I CONTI COL MERCATO.

...

Ho abbracciato questa causa e mi accingo a fare le seguenti cose:

1) Contattare la redazione italiana per contribuire a diffonderla in news groups specifici al Web

2) Promuovere questo approccio sul posto di Lavoro propagandando il problema sui news groups della intranet dell'INPS

3) Agitare il problema dell'accessibilità presso i referenti dell'AIPA (Authority Informatica per la Pubblica Amministrazione), nella misura in cui ho riscontrato che il sito del fisco, www.finanze.it di fatto non garantisce gli accessi alternativi, che pure dichiara.

4) Verificare la conformità a queste specifiche da parte dei membri italiani del W3C: non ho trovato problemi col cnr e l'Università di Bologna, verificherò Telecom Italia che non ho mai visitato.

5) Contatterò i referenti di tali membri italiani per proporre uno specifico news group, in ipotesi it.comp.accessibilita.Web, per supportare la Web accessibility initiative, da un lato permettendo scambi tecnici tra sviluppatori di siti pubblici, dall'altro mediante la verifica collettiva,con, si spera, l'apporto dei disabili, come suggerito dal W3C, ancora a monte del rilascio di pagine pubbliche, cioè in fase di collaudo.

6) Assumere una piccola iniziativa tesa ad ottenere dal mio datore di Lavoro, che è pubblico, e dal mio provider di aderire al W3C e/o di entrare in join, magari per qualche Progetto.

In conclusione, il Web è il terreno che mette d'accordo tutti, per esempio Microsoft e Sun. Il Web si candida a medium universale. L'interazione tra i vari aspetti della multimedialità passa dal Web.

Infine alcune risposte

Rispondo alla piccola "provocazione" di Michela:

Se nel corso di una Demo culinaria in un supermarket si offrono poniamo salsicce ai clienti, ciascuno è libero di offrire a sua volta all'amico, dal suo pezzo. Ciò è interesse dell'offerente, che regala appunto per farsi pubblicità.

Da ciò consegue che una copia di valutazione può essere data ad altri. L'illecito comincia solo nel momento in cui si usa la Demo oltre il tempo stabilito o al di fuori delle condizioni poste dal venditore.

Questo sul piano della Legge; sul piano della realtà bisogna dire che è molto, molto difficile colpire l'illecito uso privato del Software, anche in considerazione della diffusione di tali comportamenti che pongono ad esempio l'Italia al primo posto mondiale in fatto di pirateria Informatica. Quindi scambiarsi privatamente Demo non è peccato!

All'amico che parlava delle ghiottonerie di Home Reader IBM, chiedo, poiché vorrei cominciare ad occuparmi anche di browsers, se può tratteggiare le caratteristiche che lo hanno colpito, magari rispetto ad altri browsers che ha usato.

Ultima cosa.

Siccome sto girando intorno ai Text-to-speech ho per le mani una roba così:

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CSpeech 1.0

This is a C++ class for making the text-to-speech part of the Microsoft Speech SDK (SAPI) more palatable and easy to use.

Note that you need the Microsoft Speech SDK to compile and use CSpeech.

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Caso mai ci fosse qualche volontario che abbia il suddetto Microsoft SDK e si pigliasse il fastidio di provare a compilare questo pacchetto e a dirmi cosa se ne può fare in Materia di text-to-speech, mi farebbe un gran piacere.

Ciao, Donato