Buon Natale
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 23/12/2022 18:00
Il Natale è una celebrazione religiosa circonfusa da un sentimento variabile di paese in paese, di famiglia in famiglia. Per alcuni è un modo di rinforzare la propria rete Sociale, per altri di rinsaldare i rapporti famigliari, altri lo vivono come un momento di meditazione interiore, alcuni dicono che è un giorno come un altro. Non penso che questi ultimi abbiano ragione, perché il Natale comunque è un rito anche per chi non lo celebra. L'atteggiamento di manifestarne la non influenza accentua persino il fatto che il Natale c'è anche per chi dice di non sentirlo. Il Natale è anche un simbolo. Nella simbologia sacra è un evento alquanto importante, anteriore alla natività.
Non voglio fare una disamina sociologica e antropologica del Natale, penso che studiosi molto più capaci di me ne abbiano ampiamente parlato e scritto. Voglio solo dire che nonostante le convinzioni di ognuno di noi, questo è un giorno che storicamente ha prodotto effetti assolutamente reali, un lungo Lavoro collettivo che definiamo tradizione. La tradizione del Natale rientra in quegli schemi consci e inconsci di percezione e di valutazione, una struttura storica ampiamente codificata nei costumi, nelle percezioni, nei pensieri e nelle azioni di tutti i membri della nostra società cosiddetta occidentale.
Laico o religioso, auguro a tutti un buon Natale, che possiate viverlo nel modo più congeniale a ognuno di voi. Di seguito una Poesia di Gianni Rodari sul Natale, per ritrovare un fugace momento di leggerezza e di riflessione.
Gianni Rodari - Il Magico Natale
S'io fossi il mago di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero Speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.