DiGrande.it

Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

Questo sito usa Cookie per personalizzare contenuti e annunci, fornire funzionalità per social media e analizzare i collegamenti. Chiudendo questo banner o continuando la navigazione acconsenti al loro uso.
Leggi la Cookie Policy di DiGrande.it

Lenti multifocali e lenti toriche per correggere l'astigmatismo

Pubblicato il 11/05/2011 00:00 
 

NAPOLI. Lenti multifocali e lenti toriche per correggere l'astigmatismo: sono queste le due importanti novità che la Ricerca oculistica offre per le operazioni di Cataratta. Due nuovi cristallini - detti anche «lenti premium» - che, applicati durante un intervento di Cataratta, consentono di migliorare la propria visione sia da lontano che da vicino (nel caso delle lenti multifocali) o di correggere i difetti dovuti all'astigmatismo (nel caso delle lenti toriche). Di questo e di altre importanti novità si è parlato venerdì 6 maggio alla clinica Mediterranea durante il corso di aggiornamento «L'intervento di Cataratta personalizzato: cosa offrire di meglio al paziente», organizzato dal primario dell'unità operativa complessa di oculistica Vincenzo Orfeo. Nel reparto della Mediterranea, che Guida da sedici anni, si eseguono più di tremila interventi l'anno. Al corso, introdotto dall'amministratore delegato della clinica Celeste Condorelli hanno partecipato, tra gli altri, gli oculisti Domenico Boccuzzi, Luciano Loffredo, Antonio Pascotto, Otello Gallo, Francesco Napolitano, Nicola Rosa, Ettore Chiosi, Gaetano Orefice e il palermitano Antonio Cuttitta. «Questi nuovi cristallini artificiali – commenta Orfeo – ci consentono di trasformare un intervento di Cataratta in un'occasione per il paziente di migliorare la propria qualità visiva. Introducendo nell'Occhio lenti multifocali, ad esempio, il paziente potrà recuperare la visione anche da vicino e non solo da lontano, come avviene utilizzando lenti standard». Stesso discorso per l'astigmatismo: introducendo lenti toriche durante l'intervento di Cataratta si corregge il difetto visivo. «Entrambe, però, sono a totale carico del paziente perché non supportate dal servizio sanitario nazionale che fornisce solo lenti standard», precisa Orfeo. «Con la Tecnica di facoemulsificazione – prosegue - riusciamo a operare con la massima precisione e rapidità e meno fastidi per il paziente che resta sempre sveglio». Il recupero visivo, poi, avviene in pochi giorni. Al corso di aggiornamento si è parlato anche di lenti fachiche, ossia una nuova tipologia di lenti da poter applicare a quei pazienti con un'elevata Miopia che, pertanto, non potrebbero sottoporsi a un intervento refrattivo con il laser ad eccimeri. «Naturalmente bisogna valutare di volta in volta se il paziente può sottoporsi a questo tipo di intervento, anche in base al grado di dilatazione della pupilla. Assolutamente sconsigliato a chi soffre di Glaucoma o degenerazione maculare», conclude Orfeo.