Da Coca Cola "The smile can", la questua braille in edizione limitata
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 03/10/2020 09:30Lo slogan sarebbe "Per regalare un sorriso a chi non lo può vedere", l'iniziativa è stata quella di Coca-Cola che, In occasione della giornata del sorriso (che si celebra il primo venerdì di ottobre), ha lanciato "The smile can", ovvero la lattina del sorriso, una serie limitata di cinque lattine con messaggi in Braille per regalare un sorriso a chi non lo può vedere con gli occhi.
L'obiettivo sarà quello di far abbondare il sorriso anche nella Bocca di chi non vede? Notate uno sfoggio pietistico di retorica in tutta questa profusione di slogan? Se non fosse stata Coca Cola ha "lanciare" questa iniziativa, sicuramente tutto sarebbe passato inosservato, e secondo me i ciechi avrebbero urlato allo scandalo; e invece una compunta profusione di quotidiani Web e non Web, e una ampia gamma di ridotte capacità visive e non solo rilanciano la news apparsa su ANSA.
Le lattine della più famosa bevanda del mondo quindi - in edizione limitata - avranno dei messaggi scritti in Braille, co-creati insieme a Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (figuriamoci se la nostra cara Associazione nazionale poteva farsi sfuggire l'ennesima situazione per riportare in auge le questue), ci sono frasi come: "Se strofini ancora esce il genio" o "Gratta pure, tanto non vinci nulla".
Infatti i non vedenti non vincono nulla, anzi probabilmente ci rimettono pure. Con questa edizione limitata, Coca-Cola sostiene il centenario della fondazione dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. La domanda nasce quindi spontanea: Coca Cola sostiene UICI a parole, con questa iniziativa "simpatica", o le elargisce qualche contributo?
Il direttore delle relazioni istituzionali per Coca Cola Italia, Cristina Broch, ha ricordato alla stampa che questa iniziativa "è solo il tassello più recente di un Percorso che ci vede da tempo impegnati nel promuovere una società più inclusiva". Già, più inclusiva significa Stampare su una serie limitata di lattine dei punti a Rilievo leggibili da una serie limitata di persone. Se l'inclusione delle persone con disabilità visiva si risolvesse con la pubblicità di una multinazionale delle bevande, allora saremmo in una lattina di ferro: potremmo far strumentalizzare istituzionalmente la nostra cecità da tutte le multinazionali, di qualsiasi tipo, che volessero recitare pubblicamente coi ciechi i misteri lacrimosi, del buio, dolorosi e pietosi. Capiamoci, ci sono iniziative, anche recenti, di tutto Rilievo, come quelle di Lego e di Mattel. Poi ce ne sono altre del tutto inutili, anzi dannose, a parte per la mente multinazionale che le pensa, complice la cecità nostrana.
"Siamo felici di aver collaborato con Coca-Cola a questo Progetto e che l'Azienda sia al nostro fianco in occasione dei 100 anni della nostra fondazione", dice Mario Barbuto, Presidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Ora c'è solo da capire se UICI sia davvero al fianco dei ciechi italiani, visto che trova sempre il modo di prestare il loro fianco per iniziative... discutibilmente "dignitose". Taste the Feeling!