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Lettera aperta al Presidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Pubblicato il 01/09/2022 21:00 
 

Caro Presidente,

dopo aver letto lo struggente e accorato appello rivolto agli associati all’U.I.C.I. a porgergli l’amorevole conforto del quale abbisogna e dopo aver consumato nella tribolazione più e più notti insonni, tormentato nel cuore e nella mente dalla ossessione di sciogliere nel modo più giusto l’amletico dubbio tra “mi candido oppure no”, tali da far apparire di minor conto le travagliate notti dell’Innominato di manzoniana memoria, eccoci qui per assisterla nella inenarrabile e straziante decisione di immolarsi per il bene del nostro sodalizio accettando la candidatura nella lista della Lega per Salvini.

La rassicuriamo, nel caso non dovesse riuscire nella nobile e generosa per noi impresa, che Le conserveremo intatto ed immacolato, con l’aiuto della fedele e devota vice Presidentessa, lo scranno così premurosamente custodito, secondo la migliore tradizione della restitutio ad integrum, a risarcimento di eventuale défaillance elettorale, come se niente fosse accaduto e tutto fosse come prima e forse anche più di prima.

Suvvia, caro ed inarrivabile Presidente, Ella ci fa allocchi ancor più che ciechi. Rimargini la profonda ferita aperta tra i soci, non scevra di dolorosi postumi: in un sussulto di dignità, rimetta il mandato di Presidente nelle mani dell’organo che LA HA ELETTA. I nostri padri nobili non provarono turbamenti quali quelli da Lei narrati, in simili circostanze: erano tutti ben radicati e saldi nel principio di preservare da derive personalistiche la Storia della nostra Unione. Ella, da cittadino e da Uomo libero, può dirigersi verso qualunque parte politica, ma scevro da qualsiasi legame di rappresentanza. Certamente nessuno Le impedirà di dichiarare che è attualmente ex Presidente, ovvero che non ricopre più tale carica, e che è, alla stregua di tanti altri, socio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. In tal modo manterrà equidistante il nostro sodalizio da ogni eventuale tentativo da parte delle forze della competizione politica di trasformarlo in un mero bacino elettorale.

Un forte abbraccio,

il socio Prospero Malavasi