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La sfera dell'intelletto: Filosofia, scienza e la dottrina della Chiesa

Aggiornato il 17/08/2023 08:00 
 

Volenti o dolenti siamo figli del nostro secolo e del nostro “hic et nunc”.

Il significato del “qui ed ora” del nostro tempo e all'interno della “Cultura” occidentale è oggetto di un conflitto insuperato tra una visione riflessa del mondo delle idee e il suo rapporto con l'individualità repressa da dottrine politiche, religiose e miti sradicati dal processo mondialista; quest'ultimo è frutto di un Progetto attuato identificandosi con l'architetto dell'universo, ad Immagine e somiglianza di Dio. È nel concetto di Dio creatore che la religiosità e la spiritualità trovano un sincretismo ideologico trasformato in dottrina, quindi verità ultima incontestabile a cui sottomettersi.

Le ideologie contrapposte si uniscono idealmente in una dottrina avente un denominatore comune che si traduce in oppressione e limitazione del sapere e della conoscenza. Una casta si eleva a classe dominante e giustifica il proprio dominio come se fosse espressione di una volontà divina. La Storia degli imperi si nutre del sapere legato ad archetipi e miti aperti ad un interscambio culturale antropologico, biologico, filosofico, sino all'arrivo del Cristianesimo, religione e dottrina imposta e in cerca di espansione ad ogni costo e con qualsiasi mezzo. Tale volontà di conquista condurrà, attraverso un darwinismo Sociale ed una Tecnologia incontrastabile, alla distruzione di antiche civiltà e culture, in nome di una superiorità di razza eletta e privilegiata da un Dio unico e dominatore. L'idea di Platone del “filosofo”, inteso come l'illuminato capace di regnare sulla politica attraverso le idee, fu rielaborata dal nazismo che, prendendo anche spunto da tradizioni e religioni orientali come l'induismo, produsse una teoria basata sul mito della “madre terra” in senso biologico e sulla creazione di una struttura Sociale suddivisa in caste. Se Hitler era la personificazione del padre della grande Germania, Stalin divenne il padre della grande Russia tentando di sostituire la fede religiosa con una nuova dottrina materialistica ed atea. L'internazionalismo marxista era, per i movimenti mondialisti, l'unico strumento per la creazione di un governo mondiale a Guida proletaria, capace di abbattere i confini tracciati da una economia borghese e di liberarsi dalla religione, oppio dei popoli che annebbiava le menti generando confusione tra fantasia e realtà.

Il marxismo quindi può essere sia un'ideologia aperta, sia una dottrina chiusa nel suo dogma e nelle sue certezze. Un dibattito al proprio interno è concepibile solo a livello universitario ed intellettuale, mentre il partito che lo rappresenta diventa nucleo inattaccabile ed elitario nel suo vertice autoreferenziale.

La profondità mitologica del marxismo è tanto maggiore in quanto quest'ultimo si è appropriato di tutti i grandi miti che si sono formati in seno alle ideologie moderne; così, pretendendo di appropriarsi della razionalità, esso si appropria del mito della ragione provvidenziale e sovrana; pretendendo di appropriarsi della scientificità, si appropria dei miti scientisti del possesso della verità e della missione emancipatrice della Scienza, cui aggiunge il mito che gli è proprio, il possesso "scientifico" delle leggi della Storia. Votandosi agli interessi universali dell'umanità, il marxismo si appropria del Diritto di guidare l'umanità; facendosi il servitore del popolo sovrano si appropria della sovranità sul popolo. Creando il mito del proletariato, messia salvatore il cui supplizio è destinato a rigenerare il mondo, il marxismo si appropria, con il mito della salvezza e con la missione del messia proletario, delle energie religiose della civiltà giudaico-cristiana nonché di tutti i Diritti sul proletaria­to e sulla Storia mondiale. Così, unite nel marxismo come disperse fuori del marxismo, le mitologie della ragione, della Scienza, dello sviluppo, della salvezza hanno fatto irruzione nel XX secolo, l'hanno sconvolto e trasformato.

L'ideologia democratica è una delle grandi ideologie politiche dei Tempi moderni. Anteriore al marxismo, essa trae nuove energie dalla crisi del marxismo. L'ideologia democratica racchiude al suo interno il grande mito trinitario Libertà/Uguaglianza/Fraternità e porta, là dove si ha schiavitù, dittatura, totalitarismo, la speranza e la promessa di emancipazione. Pure, l'ideologia democratica non può trasformarsi in religione salvifica e non può possedere l'ortodossia di una dottrina. L'ideologia/mito democratica comporta i principi di tolleranza e di pluralismo e racchiude in sé un nucleo irriducibile di laicità: l'unica verità assoluta della Democrazia non è altro che la regola del gioco che permette alle verità antagonistiche di scontrarsi sul suo terreno.

Se la “Democrazia” abbia realmente al suo interno una possibilità di essere interscambio tra posizioni ideologiche contrapposte, resta da verificare alla luce dei fatti a cui stiamo assistendo.

Le ideologie si caricano d'emozione come le nuvole si caricano di elettricità e, in condizioni favorevoli, assumono forma espansi­va, eruttiva, esplosiva. Alcune di esse hanno potuto, nel nostro se­colo, sostituirsi alla religione salvifica e disporre così di una formidabile potenza di invasione e di sterminio. Abbiamo potuto vedere all'opera le due grandi religioni antagonistiche, l'una egualitaria e messianica per tutta l'umanità, l'altra gerarchica e celebrativa della razza superiore, ma entrambe tali da collegare nel loro nucleo il mito del socialismo e quello della nazione. La seconda è morta in seguito a una disfatta militare e non ideale, mentre la prima ha finito col crollare per la contraddizione assoluta tra il suo mito e la realtà che ha creato...

Eppure le idee come le parole, sono pietre e si consumano, ma non muoiono senza aver prima trovato una nuova forma e realtà. Il tempo cancella trasformando e stilizzando in una nuova Dimensione, attraverso l'arte o la Matematica e la geometria non euclidea, quindi con una astrazione visibile a singolarità di intelletti in condizioni spesso marginali o emarginate. Se neuroni specializzati attraggono individui e personalità affini che condividono un Progetto Sociale e politico religioso, potrà una mente Artificiale espandersi nel territorio della coscienza umana che l'ha creata? Quale laicità ci appartiene e può essere figlia del nostro tempo? Quale condizione potrà appartenerci nella molteplicità di una struttura Sociale composta da individui della stessa comunità? Quale può essere la struttura che connette nel senso sia biologico che politico o religioso?

Per intravvedere una risposta politica ai nostri bisogni e dare una possibilità di crescita morale, etica, sociologica, religiosa, è necessario comprendere come una idea possa diventare patrimonio di una collettività, quindi una Cultura da diffondere e amplificare sia al proprio interno di mito, sia al suo esterno preoccupandosi di difendere la propria integrità e acquistare certezza dottrinale. La “Nazione” ha appunto questa caratteristica, da cui prenderà forma un sistema politico e religioso, meglio inteso come “fede”. Un nucleo quindi che si estende attraverso una sfera di influenza e ampliamento del nucleo stesso, sempre in cerca di ulteriore affermazione. La Storia del XX secolo, nasce all'interno di una condizione dogmatica ed autoritaria, per poi trasformarsi in una realtà complessa definita democratica e pluralista. Questo non impedisce una nuova dottrina su cui creare un'illusione o un mito che la società borghese e capitalista incarnano perfettamente. Nazismo e marxismo sono poli opposti e separati da un “muro” mentale emarginato nella sfera dell'astrazione psichica di una interiorità antropologica, magica, spirituale e biologica. Solo una evoluzione intellettiva, orizzonte inaccessibile prima di essere attraversato, sarà realtà visibile e comprensibile.

Dopo la seconda Guerra mondiale, l'occidente capitalistico, borghese, giudaico cristiano, che sbandiera il mito della Democrazia, si confronta con il comunismo dell'URSS e si alimenta della “Guerra fredda”, il cui simbolo palpabile è il muro di Berlino che rappresenta il solco ed il conflitto permanente tra due ideologie. Ciò che viene definito terzo e quarto mondo resta terreno di conquista e colonizzazione culturale ed economica, per approvvigionarsi di materie prime, imporre delle regole di sviluppo industriale ed agricolo, ma anche per Installare basi militari strategiche.

Noi cittadini del terzo millennio, naufraghi in una logica razionalista, assistiamo impotenti al processo di mondializzazione come figure geometriche euclidee in una società bidimensionale che non ha ancora scoperto la sua terza Dimensione: i corpi tridimensionali non possono essere visualizzati, se non come linee il cui spessore non può essere misurato. Il muro di Berlino può essere inteso proprio come una linea di demarcazione che oggi si è rivelata nella sua vera Dimensione politica e culturale, ancora priva di una sua visibilità per mancanza di strumenti di analisi. Come naufraghi in un mare, ora calmo, ora mosso, ora tempestoso, avvistiamo terra come appunto fosse una linea che solo avvicinandoci diverrà territorio tridimensionale con le sue baie, i suoi promontori, le sue scogliere, i suoi alberi, la sua popolazione Animale, la sua società umana organizzata, i suoi ideali, i suoi dogmi, le sue perplessità, le sue speranze ed i suoi sogni.

La Chiesa con la sua Fede che ci ha sorretto, strutturato, oppresso, deviato, incantato e che ancora ci domina, ha fornito l'alibi più ipocrita per sostenere aggressioni militari, economiche, pseudo culturali, di cui i movimenti mondialisti con il loro Progetto di dominio globale si sono serviti. La Scienza con la sua visione oggettiva e la sua logica razionale nasce dunque come opposizione alla concezione religiosa dogmatica e spirituale rivelata ed inaccessibile alla mente umana. La Fede è considerata quindi un dono di Dio che privilegia chi la vive, la difende, la proclama e la diffonde come verità ultima ed incontestabile. La Chiesa, come tutti coloro che sostengono una dottrina, si oppone al Ricercatore di una verità rigorosamente confermata e basata sul principio di non contraddizione. Politica e Chiesa sono due aspetti dello stesso potere, sempre alla ricerca di un equilibrio tale da renderle inattaccabili dal popolo dominato nella duplice veste di suddito e fedele. La Scienza lentamente trova spazio, si impone come mito ed acquista una sua forza di persuasione e controllo Sociale attraverso la crescita della Tecnologia, entro i limiti che la Democrazia le consente. Totalitarismo, Democrazia, religione, Scienza, capitalismo, liberismo, statalismo, miti, dogmi, dottrine, ideologie, fedi, Scienza, Tecnologia, economia, Diritto diventano pedine di un giuoco con cui la mente intreccia un dialogo ed esprime un pensiero in cerca di logica razionalista, strutturalista, deterministica a cui affidarsi per il disvelamento della realtà alla coscienza. La scacchiera che era delimitata entro i confini di nazione e stato, gradualmente si amplia sul territorio di continenti e mondo globale. Confini si sgretolano, certezze si disperdono, Linguaggio si disarticola e la Scienza si espande nello spazio universale materiale, come pure in quello spirituale del mito e della magia convergenti e dibattute in una dialettica acerba e complessa nelle sue variabili ed opposizioni possibili. L'Italia a partire dai primi anni del '900 interagisce con i miti e le ideologie, ma anche fedi e magia o Scienza, attraverso due pilastri della realtà storica che potremmo sintetizzare nel Sindacato e nella Chiesa. Il Sindacato, espressione di una ricerca dei valori e dei bisogni fondamentali umani, nasce come forza unitaria di ribellione al potere oppressivo dominante; ha nel suo seno ideologie contrapposte e ramificate nella sfera materiale e spirituale, ma sostanzialmente spinte dallo stesso bisogno evolutivo antropologico, biologico, Sociale e quindi culturale. La Chiesa chiusa nei suoi dogmi e nella sua Legge naturale, intesa come volontà di un Dio a cui è inimmaginabile opporsi, si allea come sempre al potere, ora identificato come padrone, si lacera al suo interno in cerca del nuovo da opporre al sentimento collettivo di libertà ed eguaglianza, traducendo la fraternità in tolleranza e oblio della ragione. La lotta di classe ispirata dal marxismo trova nel Sindacato lo strumento più idoneo e capace di ottenere risultati concreti, quindi anche il valore borghese della Democrazia invade l'immaginario collettivo rendendo più stabile l'Unione popolare nel suo sforzo verso l'emancipazione. Il dibattito su temi quali l'orario di Lavoro, il potere d'acquisto del salario, un sistema sanitario per tutti, una forma di difesa dal costo della vita (scala mobile), la terra ai contadini, lo sguardo oltre i confini nazionali, la separazione tra bisogni e logiche di partito e di religione, deve essere represso in ogni modo e posto sotto controllo. Il nazi-fascismo avrà proprio questa funzione a cui la Chiesa dà il proprio consenso alla ricerca di una antica dottrina su cui fondare il proprio potere allo scopo di ottenere il controllo delle menti. Il Comunismo, indicato come il peggior male e nemico, ed il nazifascismo ispirato da una dottrina del super-Uomo, si combattono per il dominio delle idee su cui creare un potere mondiale assoluto e voluto dal popolo stesso che cerca una identità ed una certezza a cui aggrapparsi. La Guerra diventa così l'antidoto al processo di emancipazione verso la libertà e l'eguaglianza, creando le condizioni per un progresso tecnologico capace di condizionare con il terrore, la disinformazione della propaganda, la scolarizzazione bigotta, il processo verso il totalitarismo del pensiero unico. Le forze unite dal Sindacato ora sono costrette alla clandestinità, il sussulto della dignità trova nella “resistenza” il nuovo collante e ricrea il mito della speranza e del sol dell'avvenir.

La Guerra sta ora finendo, menti recluse o confinate si ritrovano sul vecchio terreno dell'unità priva di barriere ideologiche, sia di partito sia di religione, riprendono la lotta e immaginano il futuro che dovrà accogliere il frutto della “liberazione” dal nazifascismo. La verità del vincitore impone una divisione, già citata, con l'innalzamento del muro di Berlino, ma il muro è più mentale e opportunistico che realtà storica. Il capitalismo resta la struttura dominante sia ad est che ad ovest, nelle sue forme stataliste o liberiste. Il nuovo vangelo del liberatore, ma anche colonizzatore, è Democrazia formale ed apparente, quindi formale ed apparente sarà il futuro che è oggi il presente che ci appartiene e ci domina. Tornando ai personaggi della resistenza e del sindacalismo, ma anche dei movimenti cattolici progressisti e intellettualmente separati da ogni forma di costrizione politica e religiosa, vediamo nello sforzo della stesura della Costituzione, il vero Progetto su cui gettare le basi per il nuovo ciclo storico atteso e mitizzato in varie forme. È nel sorgere di questo Progetto di Costituzione che nascono le prime contraddizioni, i primi dissensi e le prime separazioni che porteranno alla barbarie del nostro tempo, età fondamentalmente ipocrita e perversa nella sua follia di fondo. Il dialogo, la tolleranza, il pacifismo sono stati e continuano ad essere il brodo di coltura che annienta il sapere ed il Linguaggio da cui potrebbe sorgere. Il dialogo che celebra se stesso in dibattiti sterili e fasulli, la pace che celebra se stessa in girotondi e manifestazioni di tolleranza ad ogni costo, religiosità sconfinante in ogni ambito del Sociale, intrisa di dogmi e figlia dell'arroganza di tutte le dottrine e le certezze, come pure il perverso bisogno di dominio, sono il nostro pane Quotidiano che ci sazia nella nostra ignoranza ed emotività analfabeta. Il protagonista più importante e sconosciuto della Storia di ormai molti secoli, resta celato nella sua omertà e nel suo potere immenso e senza scrupoli. Sono stati i massoni i veri protagonisti della Storia mondiale e nazionale, sono state le sette segrete i poteri più o meno occulti della Chiesa Cattolica e non solo, sono state le istituzioni internazionali dirette dai poteri bancari e finanziari i veri costruttori della “babele” su cui si creerà o si frantumerà il nuovo ordine mondiale. Il crollo del famoso muro di Berlino è stato il vaso di Pandora che oggi sprigiona i suoi miasmi fetidi e criminali che ci sommergono nella nebbia mentale da cui forse non riusciremo ad emergere. La sfera dell'intelletto oggi scorre tra il bisogno di credere e la necessità di dubitare. La Scienza ci ha condotto alla struttura che connette, ma la mente è altrove e naviga in una Silicon Valley, oggi in attesa di apporti neuronali che la coscienza ancora non ci svela; la realtà una nuova di Dimensione per l'Artista, ora matematico, ora pittore, ora scultore, ora Musicista, ora angelo e demone del nostro pensiero immaturo ed acerbo.

La sfera dell'intelletto nasce in un feto che è il primo universo da cui attingiamo conoscenza e sentimenti, si nutre del corpo che lo ospita come parte di un tutto che è madre della madre a cui è donato; il nuovo essere uscirà nel vento del respiro universale che non vediamo e che fruga nel nostro corpo-mente come sabbia del deserto, sognerà il vuoto dello spazio senza tempo, desidererà varcare la soglia dell'uscita di sicurezza che lo ha creato, ritroverà il liquido che lo ha nutrito e da cui era originariamente sorto, scoprirà l'insaziabilità di un attimo, la certezza d'un qualcosa che vive nel “forse” dell'Amore.