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Abilismo interiorizzato: Quanto ci importa dell'approvazione delle persone non disabili?

Pubblicato il 12/02/2021 17:30 
 

Un Uomo in carrozzina ha ricevuto una multa di 400 euro perché ha bevuto il caffè dentro un bar, in contrasto con le norme vigenti. Il suo motivo era che fuori era freddo.

La reazione di parecchie persone disabili mi ha un po' amareggiato:

"Se sai che hai freddo stai a casa e ti fai fare le commissioni da altri"
"Le regole valgono per tutti, che siano disabili o no"
"Anche questa è inclusione"
"Ringrazio il vigile, perché lo ha trattato alla pari come tutti gli altri"

Tanti sono concordi con la sanzione, insomma, perché "così non si sono fatte differenze tra persone disabili e non disabili".

Io ci vedo parecchi problemi.

Non è raro che molte persone disabili puntino il dito contro una singola persona Disabile che "sbaglia". C'è una forte volontà di dissociarsi dalle altre persone disabili.

Ci fa talmente incazzare la retorica del "poverino, è Disabile, non lo multate", che reagiamo anche così, perdendo di Vista la solidarietà. Solidarietà non in senso assoluto perché è Disabile, ma perché l'Uomo in quella particolare circostanza diceva di avere freddo.

Se ci fosse stato un bambino ad avere freddo ci sarebbero stati gli stessi commenti? Ma anche un Anziano, o magari un Uomo con una disabilità invisibile che gli fa soffrire il freddo.

Sta di fatto che invece l'Uomo in questo caso era visibilmente Disabile, e la volontà di molte persone disabili di prendere le distanze da lui è stata evidente. E questo spesso succede perché la pressione che sentiamo è quella di compiacere le persone non disabili. È la loro approvazione che cerchiamo, le loro simpatie, il loro appoggio.

Funziona così l'abilismo interiorizzato, scoraggia la solidarietà tra persone disabili e ci fa ingigantire le colpe di altre persone disabili.

"Siamo tutti uguali, multare una persona Disabile e non fare differenze è inclusione", ho letto più volte.

Certo, le leggi devono valere per tutti. Ma sostenere a priori che questa multa è stata applicata giustamente perché "non vanno fatte differenze" rende chiaro come si sia talmente assorbito l'abilismo che ci viene martellato da fuori, tutti i giorni, che finiamo per adottare un punto di Vista esterno. Siamo talmente preoccupati dell'opinione delle persone non disabili che arriviamo a pensare che difendere le ragioni di quest'Uomo ci associa a quei disabili percepiti come poverini. E allora no, meglio mostrarsi forti, inflessibili e severi, con la speranza che forse i non disabili ci prenderanno sul serio.

Non possiamo sapere com'è andata la vicenda, ma quest'Uomo ha detto che aveva freddo, e noi non siamo nessuno per minimizzare la cosa.

Non conosciamo i dettagli, ma ad esempio prima della Pandemia a me è capitato spesso di rifugiarmi in un bar (quelli in cui c'è la rampa e posso entrare) perché le mani mi diventano ghiaccioli e faccio fatica a guidare con il joystick. E non posso non pensare anche che 400 euro di multa sono parecchi per varie persone disabili, perché la disabilità è causa di impoverimento. Possiamo anche iniziare a dirlo senza Ascoltare l'abilismo interiorizzato che ci urla che ci stiamo mostrando troppo vulnerabili.

Quando come persone disabili sentiamo il forte bisogno di distanziarci dalle altre persone disabili, chiediamoci il motivo. Chiediamoci quanto ci importa dell'approvazione delle persone non disabili.

Articolo originale su https://www.Facebook.com/story.php?story_fbid=131871335468115&id=100059357480358