Biblos e gli Antivirus: Un Rapporto Complesso tra Sicurezza e Accessibilità
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 20/12/2024 08:00
Nel panorama tecnologico odierno, la sicurezza Informatica è una delle priorità più rilevanti. Gli antivirus, strumenti per proteggere i dispositivi degli utenti da minacce e attacchi, svolgono un ruolo importante nel garantire un Ambiente Digitale sicuro. Tuttavia, proprio questi strumenti, progettati per salvaguardare i sistemi, possono talvolta ostacolare l’utilizzo di Software meno diffusi, specialmente quelli sviluppati per esigenze specifiche. Un esempio è Biblos, un Word processor progettato per supportare le persone cieche e ipovedenti, pur essendo utilizzabile da chiunque. Sebbene non abbia la diffusione di applicazioni di largo consumo come Microsoft Word, Biblos si distingue per essere uno dei Software più utilizzati dalla comunità delle persone con disabilità visiva.
Di recente, mi è capitato di assistere un utente che riscontrava problemi nella stampa in Braille: le celle non venivano stampate correttamente. Dopo un’attenta indagine, ho scoperto che la causa del problema era legata all’antivirus installato nel suo sistema: “Avast”. Questo, nel tentativo di "proteggere" il Computer, aveva eliminato automaticamente i modelli di stampa utilizzati da Biblos, ovvero le librerie fondamentali per gestire il flusso di comunicazione con le stampanti Braille.
Episodi come questo mettono alla luce un problema: gli antivirus tendono a essere meno tolleranti verso Software di nicchia o non firmati digitalmente, scambiandoli erroneamente per potenziali minacce. Questo comportamento degli antivirus compromette gravemente l’esperienza utente e, in casi come quello descritto, ostacola funzioni essenziali per l’Autonomia delle persone con disabilità. In più, l'interfaccia utente dell'antivirus in questione si rivela anche poco Accessibile agli screen reader, creando ulteriori ostacoli per le persone con disabilità visiva che si trovano a utilizzarlo.
Questo non è un problema isolato: molti antivirus moderni sono carenti dal punto di Vista del design Accessibile, presentando interfacce complesse, non ben strutturate o non pienamente compatibili con i lettori di Schermo. La mancanza di accessibilità non solo rende difficoltosa la configurazione e gestione dell’antivirus, ma espone gli utenti a potenziali rischi, poiché eventuali notifiche o richieste di intervento potrebbero passare inosservate o potrebbero bloccare l’utilizzo del Computer. Inoltre, per chi si affida a Software poco diffusi, come gli strumenti indispensabili per l’Autonomia e l’accessibilità, tali difficoltà possono trasformare un’esperienza quotidiana in un Percorso frustrante e limitante.
Uno degli errori più gravi commessi dagli antivirus è rappresentato dai falsi positivi. Un “falso positivo” si verifica quando un antivirus identifica erroneamente un file o un programma legittimo come potenzialmente dannoso. Questo problema può creare disagio agli utenti, interrompere il funzionamento di Software essenziali o, nei casi più gravi, eliminare file importanti. Nonostante Biblos sia un Software sicuro e affidabile, capita che alcuni antivirus lo identifichino erroneamente come potenzialmente dannoso. Questo problema mina la fiducia degli utenti, inducendoli a dubitare dell'integrità del programma e, nei casi peggiori, li porta a disattivarlo o rimuoverlo. Inoltre, tale situazione infligge un danno di Immagine a me autore e sviluppatore, costretto a confrontarmi con la diffidenza alimentata da questi avvisi ingiustificati, che insinuano dubbi infondati sulla sicurezza del Software.
Un altro problema si verifica durante il download del Software, quando alcuni antivirus valutano la sicurezza di un programma in base alla sua popolarità, misurata dal numero di download. Per esempio è il caso di Windows Defender, la soluzione antivirus di Microsoft integrata in Windows. Biblos, pur essendo un Software altamente specializzato e apprezzato da un numero importante di utenti, non può competere in termini di diffusione con i Software destinati al grande pubblico. Questa logica distorta porta gli antivirus a classificarlo erroneamente come una potenziale minaccia, penalizzandolo ingiustamente nonostante la sua comprovata affidabilità e utilità.
Uno strumento per migliorare l’efficacia e l’affidabilità delle soluzioni di sicurezza Informatica è rappresentato dai servizi di segnalazione dei falsi positivi offerti dai produttori di antivirus. Questi servizi consentono agli utenti di segnalare il file o il programma identificato erroneamente. La segnalazione può avvenire tramite un modulo Online sul sito del produttore, oppure tramite una funzione integrata nell'interfaccia dell'antivirus. In questo ultimo caso se l'interfaccia risulta inaccessibile agli screen reader, la funzionalità di segnalazione diventa inefficace.
Poche settimane fa, sono stato costretto a intervenire tramite il servizio Online dell'antivirus Kaspersky, che aveva segnalato l'intero setup di installazione del mio Software “Notizie Online” come una grave minaccia. A seguito della mia segnalazione, il file è stato sottoposto ad analisi approfondita nei laboratori di sicurezza, che ne hanno confermato l’idoneità. In risposta, il database delle minacce dell’antivirus è stato immediatamente aggiornato per prevenire futuri falsi positivi. Tuttavia, permane il timore che, con il prossimo aggiornamento del mio Software, il problema possa ripresentarsi, costringendomi a ripetere l’intero processo.
Segnalare un falso positivo, in molti casi, può rivelarsi un’Operazione complessa, soprattutto quando il sito o l’interfaccia del produttore non risultano accessibili. Un esempio emblematico è rappresentato dal servizio di segnalazione di Microsoft per Windows Defender. Mi sono trovato nella necessità di segnalare il pacchetto di installazione di Biblos, impropriamente bloccato dal browser Microsoft Edge. Purtroppo, la Pagina di segnalazione integra un codice captcha, una soluzione Tecnica ormai anacronistica e discutibile, che mi ha completamente impedito di completare la procedura. Sebbene fosse presente un’opzione per Ascoltare il captcha in Formato audio, questa si è dimostrata altrettanto inaccessibile: i suoni riprodotti erano incomprensibili, rendendo impossibile procedere sia con la versione visiva che con quella audio del codice.
Per uno sviluppatore indipendente, il processo di segnalazione dei falsi positivi a tutti gli antivirus esistenti sul mercato diventa un compito estremamente oneroso, sia in termini di tempo che di risorse. Ogni antivirus ha la propria piattaforma di segnalazione e le proprie procedure, che spesso richiedono un intervento manuale per ciascuna segnalazione. Se il Software viene bloccato da più antivirus, lo sviluppatore si trova costretto a ripetere il processo di segnalazione per ogni piattaforma, affrontando innumerevoli iterazioni e rispondendo a ciascun sistema in modo individuale.
Anche quando il problema viene risolto, il rischio che il falso positivo si ripresenti al successivo aggiornamento del Software è molto alto. Ogni nuova versione del programma, ogni modifica ai file di installazione od ogni aggiornamento dei sistemi antivirus può causare una nuova segnalazione errata, obbligando lo sviluppatore a ripetere l’intero processo. Questo scenario si traduce in un Lavoro continuo e potenzialmente infinito, con l’aggravante che i falsi positivi non vengano sempre riconosciuti tempestivamente, soprattutto nei casi di antivirus meno diffusi o in situazioni di aggiornamenti rapidi e frequenti.
Il risultato è una situazione di inefficienza e frustrazione per lo sviluppatore, che oltre a dover affrontare costi e tempi per correggere i problemi legati ai falsi positivi, si trova a combattere con una procedura burocratica che non tiene conto delle necessità specifiche dei Software di nicchia o dedicati a scopi sociali.
La firma Digitale di un Software è una misura per garantirne la sicurezza e la legittimità. Firmare un programma con un certificato Digitale equivale ad associarvi una "firma Elettronica" autenticata da un'autorità di certificazione, che attesta che il Software proviene da una fonte affidabile e non è stato manomesso. Questa verifica consente agli utenti di scaricare e utilizzare il programma con maggiore tranquillità e agli antivirus di ridurre la probabilità di segnalazioni errate.
Tuttavia, ottenere un certificato Digitale comporta costi annuali variabili, a seconda dell'autorità di certificazione e del livello di autenticazione richiesto. Per Software gratuiti come Biblos, queste spese possono risultare inopportune, specialmente considerando che si tratta di programmi offerti senza alcun ritorno economico.
L'assenza di una firma Digitale valida può far aumentare le probabilità che gli antivirus blocchino il Software, nonostante sia completamente sicuro e affidabile. Questo avviene perché molti sistemi di sicurezza considerano sospetti i programmi non firmati, penalizzando ingiustamente sviluppatori indipendenti o progetti gratuiti che non possono sostenere tali costi. In questo caso la firma Digitale rappresenta un onere economico che rischia di ostacolare la distribuzione di Software di qualità destinati a nicchie specifiche di utenti.
Oggi più del passato la mancanza di accessibilità agli screen reader nei Software di sicurezza rappresenta una grave barriera per l'Autonomia degli utenti con disabilità visiva. Quando un antivirus o un sistema di sicurezza non è progettato per essere compatibile con i lettori di Schermo, le persone cieche o ipovedenti si trovano impossibilitate a configurare, gestire o rispondere alle notifiche critiche in modo indipendente. Questo ostacolo può esporli a rischi informatici, come la mancata rilevazione di minacce o l'impossibilità di autorizzare Software legittimi erroneamente segnalati come pericolosi. Per superare queste difficoltà, è essenziale adottare standard più rigorosi per l'accessibilità nei Software di sicurezza, garantendo interfacce user-friendly, strutturate e pienamente compatibili con i lettori di Schermo. Tali standard non solo migliorerebbero l’esperienza degli utenti, ma contribuirebbero a creare un Ambiente Digitale più inclusivo e sicuro per tutti.
Per migliorare la situazione relativa alla sicurezza dei Software antivirus, è necessario adottare alcune raccomandazioni pratiche per mitigare i problemi descritti. Una proposta riguarda l’introduzione di certificati digitali per Software gratuiti destinati a scopi sociali. Molti sviluppatori di Software per persone con disabilità, come nel caso di Biblos, potrebbero ottenere gratuitamente una firma Digitale, per ridurre l'eventualità che il programma venga segnalato come sospetto dagli antivirus. L’adozione di certificati gratuiti per questi Software permetterebbe di superare questo ostacolo e di garantire maggiore sicurezza ai programmi dedicati a scopi sociali.
La situazione che ho descritto non è una singola disfunzione, ma un riflesso delle sfide più ampie che la Tecnologia affronta oggi, soprattutto per chi vive con disabilità. Le soluzioni create per garantire la sicurezza Informatica e proteggere gli utenti possono, paradossalmente, diventare ostacoli per l'accesso a Software vitali per l'Autonomia e l'inclusione Sociale. In questo contesto, la Tecnologia non solo deve essere sicura, ma anche equa e Accessibile a tutti, indipendentemente dalle condizioni o dalle necessità specifiche.
Il caso di Biblos e di altri Software simili ci impone una riflessione importante: mentre la protezione dei dati e la sicurezza Informatica sono essenziali, non dobbiamo dimenticare che la vera sicurezza riguarda anche la possibilità di utilizzare in modo libero e autonomo gli strumenti che ci permettono di vivere meglio e di partecipare pienamente alla società. La mancanza di accessibilità negli antivirus, le difficoltà legate ai falsi positivi e il rischio di rilevare in Software come Biblos una minaccia sono barriere invisibili che isolano ancora di più le persone con disabilità visiva, limitandone le opportunità e la qualità della vita.
Siamo di fronte a una sfida che richiede un cambiamento di prospettiva: la sicurezza Informatica non può essere solo un concetto orientato alla protezione da minacce globali, ma deve abbracciare anche l'inclusione, rendendo possibile l'accesso ai dispositivi e ai Software a tutte le persone, senza discriminazioni. Per questo, è fondamentale unire gli sforzi dei produttori di Software, delle istituzioni e della comunità tecnologica, affinché venga garantito un Ambiente Digitale Accessibile, equo e davvero sicuro per tutti. Solo così possiamo davvero parlare di un progresso tecnologico che non lasci indietro nessuno.
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