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Carica di Consigliere regionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catania, un altro ricorso

Pubblicato il 21/07/2020 07:00 
 

L'applicazione dello Statuto e del Regolamento generale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si fa più pressante e spinosa soprattutto durante l'elezione quinquennale dei Consigli territoriali. Quest'anno è la sede UICI di Catania che è protagonista di diversi ricorsi avverso l'"interpretazione" delle regole contenute nel Regolamento, evidentemente articoli che lasciano spazio all'interpretazione, piuttosto che alla più democratica applicazione. Qui pubblichiamo integralmente il Ricorso che il sig. Biagio Rainato ci ha inviato - presentatosi come candidato alla carica di consigliere regionale per la sede di Catania -, asteriscando solo le parti inerenti i suoi dati personali.


ALLA DIREZIONE REGIONALE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’Unione ITALIANA CIECHI ED IPOVEDENTI DELLA SICILIA

RICORSO GERARCHICO

Il sottoscritto Rainato Biagio, nato a Catania il ##.##.####, residente in *** c.f. ***. espone quanto segue.

Premesso che

• il sottoscritto è socio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Sicilia presso la sezione territoriale di Catania;

• che si è presentato come candidato alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale per la Sicilia dello scorso 21 Giugno;

• che a seguito delle elezioni per il rinnovo della predetta carica svoltasi nell’anno 2020 non è stato eletto, esclusivamente per un errore di applicazione dell’art.25 comma 44 lettera D come da regolamento - Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti – ONLUS ASP. - testo coordinato Statuto Sociale – regolamento generale;

• che le liste elettorali erano in numero di 4.

Ciò premesso si sottolinea che nell’elezioni tenute in data 21 giugno 2020, i voti validi sono stati determinati in numero di 344 di cui in n. 26 voti la lista n.1, in numero 49 la lista n.2, in numero 26 la lista n.3, in numero 243 la lista n.4.

Ciò detto si rileva una applicazione non corretta dell’art.25 comma 44 lettera D, perché secondo questo articolo dovevano essere attribuite alla lista di maggioranza i 2/3 dei seggi restando comunque un seggio da attribuire alle liste di minoranza, alle quali in effetti non è stato riconosciuto alcun seggio, in assoluto dispregio al dettato costituzionale.

Consegue da quanto esposto che le elezioni dell’anno 2020 si sono svolte in maniera arbitraria dal momento che alle minoranze spettava la rappresentanza e quindi la relativa attribuzione dei seggi, come disposto dall’art. 97 della Corte Costituzionale.

In proposito anche la sentenza del Consiglio di Stato n. 3672 del 21.06.2012 ha avuto modo di affermare” l’obbligo di effettuare la c.d. “prededuzione” del seggio, attribuito al candidato non eletto dall’ambito dei seggi attribuiti al gruppo di liste. Il Tar dispone la correzione degli atti impugnati, sostituendo il candidato individuato con il ricorrente”

La stessa legislazione non è stata ne formalmente ne sostanzialmente rispettata in quanto le minoranze sono state menomate nelle loro attribuzioni.

Infatti l’art 25 comma 44 lettera D del regolamento Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti - ONLUS ASP - testo coordinato Statuto Sociale - regolamento generale è stato applicato illegittimamente.

Pertanto per le motivazioni esposte con il presente atto si chiede di verificare la corretta attribuzione del seggio, e altresì si chiede di annullare e/o revocare la nomina di consigliere regionale del signor Ismaele Ragusa della lista n.4 perché per un fantasioso calcolo di assegnazione del secondo seggio, lo stesso è stato attribuito a Ismaele Ragusa, quando invece spettava al signor Rainato Biagio.

Con riserva di dichiararsi che nell’elezioni eseguite nel giugno 2020 il signor Rainato Biagio non è stato eletto, poiché l’art. 25 comma 44 non è stato applicato correttamente.

In caso di non accoglimento del ricorso si adiranno le vie giudiziarie per la Tutela e interessi del sottoscritto.

Catania 14 .07.2020 Rainato Biagio