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Anziani e disabili, l'assistenza sessuale nuova frontiera del business a luci rosse

Aggiornato il 14/01/2011 00:00 
 

BERLINO – Stephanie Klee, portavoce del movimento di difesa delle prostitute tedesche Bsd, sostiene che la «Professione del Sesso sta lentamente diventando simile alle altre professioni». Soprattutto, in Germania sta prendendo strade nuove. In particolare si vedono i primi segni di quella che viene chiamata Sexualassistenz, Assistenza sessuale ai disabili e agli anziani. Non è, almeno per ora, un servizio pagato dallo Stato, ma alcune compagnie di assicurazione starebbero considerando di introdurlo nelle loro offerte. Il fatto è che dal 2002 la prostituzione è legale in Germania: da allora, 150 mila prostitute (su un totale di 400 mila) si sono registrate e ora pagano le tasse e in cambio usufruiscono dei servizi pubblici sanitari e assistenziali. Non che in pochi anni la loro reputazione sia particolarmente migliorata. Succede però che la legittimazione pubblica della prostituzione ha fatto cadere parecchi tabù.

Il Quotidiano di Berlino Der Tagesspiegel ha raccontato che, per esempio, in alcune città i quartieri a luci rosse contengono ormai luoghi destinati al Sesso per gli anziani o a scopo terapeutico. La stessa signora Klee ha detto di lavorare regolarmente in una casa per anziani e di aspettarsi che questo mercato cresca parecchio, visto l’invecchiamento della popolazione tedesca. Il direttore di una clinica per anziani di Berlino ha detto al Tagesspiegel che sta pensando di organizzare una «stanza per incontri intimi»: al momento, è in discussione con le autorità religiose per verificarne la compatibilità con le regole delle Chiese. Persino il bordello più famoso di Germania, l’Artemis di Berlino, ha eliminato le barriere architettoniche che impedivano ai disabili di accedere ai suoi servizi e ha assunto personale specializzato per trattare ad esempio con chi si muove su una sedia a rotelle. In Svizzera e in Austria, alcune autorità locali hanno già organizzato cor

si professionali per la Formazione di addetti e addette alla Sexualassistenz, con la precisazione che l’approccio sessuale non può essere solo meccanico ma deve prevedere anche parole e gesti di affetto.