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La pubblicazione del mio vocabolario griko in Grecia - Da “Un Cieco che Vede” del prof. Antonio Greco

Pubblicato il 20/10/2021 08:00 
 

Intanto mi tenevo in contatto con la sig.ra Anna Papadimitriou che m’informava sul Lavoro di Traduzione del mio vocabolario griko in greco moderno. Mi commosse una sua comunicazione con cui mi informava che la Lingua del mio manoscritto per il sessanta per cento risaliva all’età omerica. Dopo qualche mese avevo già completato il mio Lavoro sul mio vocabolario, ed il Comune di Castrignano, guidato dal sindaco dr. Mauro Sbocchi, aveva deciso di far pubblicare la mia opera e mi premurai subito di inviare una copia all’editore Skinas in Atene, perché si potesse completare la Traduzione in neo greco. Nel luglio del 1999 mi fu recapitata una lettera con dentro due biglietti d’aereo per me e mia moglie, di andata e ritorno, con partenza non più Brindisi, ma Bari Palese. Unitamente ai biglietti vi era una carta di soggiorno per vitto e alloggio in uno degli hotel a cinque stelle, più famoso di Atene: l’Amalìa. Anche questa volta partimmo il venerdì. La presentazione del mio vocabolario tradotto in greco moderno si doveva fare la domenica successiva in un’ampia aula dello stesso albergo. Verso le ore venti cominciò ad affluire pubblico; tra cui anche giornalisti e studiosi che facevano la fila per intervistarmi.

Iniziò la presentazione: relazionava una professoressa greca dell’Università di Atene che aveva curato la Traduzione; si è premurata subito di mettere in risalto le caratteristiche del Linguaggio, le somiglianze con i dialetti greci antichi e moderni; la fortuna che il nostro dialetto griko, insieme con altri, sia riuscito a conservarsi, sia pur in parte evoluto, fino ai nostri giorni. Lodò la mia opera, dicendo che era stato fatto un Lavoro minuzioso, particolareggiato e prezioso. Presero la parola altri studiosi e giornalisti e il dibattito si protrasse a lungo, anche se, io non riuscivo a seguire bene lo svolgimento; però conservo la videocassetta sia di questa manifestazione che di quella in cui fui presentato alla televisione di Stato della Grecia. Verso la fine cominciarono le interviste alla mia persona; mi chiesero un po’ di tutto. Io cercavo di capire le domande che mi venivano poste, ma laddove non ci arrivavo, per fortuna, c’era ancora quella preziosa signora, la stessa che mi aveva fatto da interprete in televisione: la signora Stamattina Lurantu. Avevano procurato anche una fisarmonica e mi fecero suonare. Cominciai con l’inno Italiano, Fratelli d’Italia, poi quello greco, “to ellinicò imno”; in fine vollero Ascoltare suoni e canti della Grecìa Salentina. Al momento di commiato fu commovente: i greci sono molto affettuosi. Fui circondato; chi più mi chiedeva autografi; alcune signore chiedevano il permesso a mia moglie, se potevano baciarmi. Fu una serata che non si dimentica facilmente.

La Grammatica grika

Successivamente al vocabolario di griko Ho cominciato ad elaborare una Grammatica della Lingua grika con esercizi in griko da tradurre in Italiano, e in Italiano da tradurre in griko. La finalità precipua della Grammatica era quella di essere usata nelle scuole in cui ormai da qualche anno si insegna anche il griko come Lingua minoritaria. Siccome nei paesi in cui si parla ancora griko c’è qualche differenza di pronunzia, qualche modo diverso di nomenclatura; in alcuni dialetti esistono dei vocaboli griki; in altri sono scomparsi e così via, ho pensato di elaborare una Grammatica uniformando il Linguaggio, senza nulla togliere ad ogni dialetto. Ho cercato di fare come si è fatto con l’Italiano, che, benché ci siano tanti dialetti in tutta Italia, ugualmente si è fatta nascere la Lingua italiana. Del resto dell’opera si può prendere visione direttamente dal Libro, giacché l’Unione Dei Comuni della Grecìa Salentina si è premurata di pubblicarla. Conservo documentazione visiva della sua presentazione.


I capitoli tratti dall'autobiografia "Un Cieco Che Vede" del prof. Antonio Greco, vengono pubblicati con l'autorizzazione dell'autore. Per contattare il prof. Antonio Greco e per informazioni sull'opera completa si può Scrivere a griconio@gmail.com