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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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L'infanzia di Louis Braille, un mondo da scoprire fatto di suoni e emozioni

Pubblicato il 15/10/2020 08:00 
 

Oggi i bambini ciechi vanno a Scuola, come tutti gli altri bambini. Imparano a Leggere e a Scrivere utilizzando metodi alternativi come il Braille. Se gli fosse opportunamente insegnato, potrebbero fare un sacco di cose come gli altri bambini, e quando crescono potrebbero intraprendere ogni tipo di Lavoro, compatibile con la mancanza di Vista: sono tanti, più di quel che si pensa.

Non è sempre stato così. All'inizio del XIX secolo, quando Louis Braille era un bambino, i bambini ciechi non andavano quasi mai a Scuola. Erano lasciati a se stessi o alle cure della propria famiglia, ma non imparavano a Leggere e a Scrivere perché non esistevano gli strumenti adatti a poterglielo Insegnare.

Da adulti la loro sorte era miserabile. Il Lavoro era quasi inesistente per loro. Alcuni erano usati come animali da soma, per trainare carichi pesanti. Il destino della stragrande maggioranza era quello di mendicare.

Victor Hugo - contemporaneo di Louis Braille - in Notre dame de Paris, il suo Romanzo del 1831, scrive: Questo qualcosa, o piuttosto questo qualcuno, era un cieco, un piccolo cieco con una barbuta faccia da ebreo che, arrancando nello spazio intorno a lui con un Bastone e trainato da un grosso cane, gli gracchiò con Accento ungherese: «Facitote caritatem!».

Ai tempi di Louis Braille c'erano molti mendicanti ciechi. Si vedevano agli angoli delle strade, vestiti di stracci. Dormivano a caso nei giardini pubblici e nei portici delle chiese. A volte riuscivano a raccogliere abbastanza Soldi per comprare da mangiare, ma spesso mangiavano gli scarti e ancora più spesso restavano a stomaco vuoto.

Coupvray, il paesino di Louis Braille, aveva anch'esso il suo mendicante cieco. Il padre di Louis voleva a tutti i costi che quella sorte miserabile nonaccadesse mai a suo figlio. Voleva che da grande se la cavasse da solo, che non crescesse come gli altri bambini ciechi. Possiamo immaginare sua madre e suo padre che lo trattavano alla pari degli altri loro figli. Suo padre lo impegnava nella sua selleria, per svolgere piccoli lavoretti. Continuando a immaginare la vita di Louis da bambino, possiamo vederlo svolgere anche piccoli lavori in casa, imparare a orientarsi, a muoversi, a giocare, ad aiutare la madre.

È risaputo che la percezione dei non vedenti che perdono la Vista in età infantile o nascono ciechi, è molto più fine rispetto a chi perde la Vista da adulto. Immaginiamo quindi Louis che si avvicina a un ostacolo - un muro, una recinzione, una porta - senza nemmeno usare quel lungo Bastone che il padre magari gli aveva preparato per fargli sentire gli ostacoli. Il fenomeno fisico si chiama ecolocalizzazione, è simile alla capacità utilizzata anche dai pipistrelli. Oggi sappiamo che nell'ambito della Ricerca per l'Orientamento delle persone non vedenti, è stata sviluppata una Tecnica di ecolocalizzazione basata sul rimbalzo nell'Ambiente circostante di una serie di schiocchi di Lingua o altri suoni ad alta frequenza. Dall'analisi uditiva, la velocità di ritorno del Suono e la distorsione ricevuta, si riesce a percepire la presenza di un oggetto, la distanza e la sua consistenza. È una Tecnica studiata già a partire dagli anni '50 che viene anche indicata col termine visione facciale.

Il piccolo Louis aveva semplicemente imparato a fare ciò che i pipistrelli fanno istintivamente. Quasi ciechi, i pipistrelli possono volare nel buio più completo senza mai colpire nulla. Per fare questo, usano il Suono. Quando volano, emettono suoni acuti; se queste grida incontrano qualche ostacolo solido, un debole eco ritorna su di loro, dicendo loro di cambiare direzione. Se il campo è chiaro, i suoni si perdono nel vuoto. Louis usava lo stesso sistema.

Grazie all'Educazione del padre e della madre, il giovane Louis stava imparando a vivere in una società ancora non pronta ad accogliere le persone prive della Vista. D'altronde siamo intorno al 1815 e non esiste il sistema Braille per Insegnare a Louis a conoscere il mondo: lo avrebbe inventato lui stesso qualche anno dopo. Louis stava imparando a vivere secondo gli altri sensi, quelli che gli educatori del suo secolo avrebbero cinquant'anni dopo definito vicarianti. In medicina la vicarianza è la capacità di un organo o di una funzione di potersi sostituire a un altro organo o a un'altra funzione, o di poterli supplire e compensare. Louis sostituiva il suo deficit sensoriale attraverso gli altri sensi non lesi.

Lavoriamo di fantasia e immaginiamo che Louis sapeva di essere vicino al forno per il suo calore e per il suo odore. Riconosceva gli oggetti grazie alla sua manualità e al suo Tatto. Vedeva il mondo circostante sentendo i suoni con tutto il suo corpo: il Suono della vecchia campana della chiesa, l'abbaiare del cane del vicino, il canto del merlo su un albero vicino, il gorgoglio del ruscello. Questo mondo fatto di suoni gli raccontava tutto ciò che non riusciva a vedere.