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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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La musica e i non vedenti, un rapporto sempre più difficile nonostante le tecnologie

Pubblicato il 23/10/2020 09:30 
 

Il valore della Musica è globalmente riconosciuto in ogni ambito. In passato anche negli istituti per ciechi l'insegnamento della Musica ricopriva un ruolo di rilevante importanza. Essi fornivano a tutti gli allievi un primario insegnamento musicale e avviavano al diploma gli allievi dotati di una particolare attitudine.

Oggi, come afferma la Biblioteca Italiana Ciechi di Monza, "l'accesso alla Musica per i non-vedenti, sopratutto ai giovani, è diventata paradossalmente più difficile e piena di ostacoli."

Ma è davvero così? e quali sono le cause che hanno reso difficoltoso l'accesso alla Musica ai non vedenti, nonostante oggi le tecnologie consentano di semplificarne gli strumenti?

Se un "problema" fosse facile da risolvere non sarebbe un problema, perché la sua soluzione sarebbe alla portata di tutti. Sempre la BIC individua e riassume le cause in due macroaree: "il primo nella difficoltà di trovare partiture e strumenti didattici musicali in Braille aggiornati ai tempi e il secondo nella carenza di Operatori adeguatamente istruiti nelle problematiche dell'Educazione musicale per i non-vedenti". Seguendo questo ragionamento i due aspetti del problema sono interdipendenti, poiché senza un'adeguata Educazione e Formazione degli operatori difficilmente si riuscirà a creare strumenti in grado di rendere autonome le persone non vedenti, e senza strumenti adeguati difficilmente si potranno avere operatori da formare. Individuo in questa visione una prospettiva limitante, poiché la persona non vedente rimane il terzo polo di una triade in attesa di ricevere passivamente Assistenza, mentre gli altri due attori in gioco sono potenzialmente capaci di offrirne ma sostanzialmente incapaci di darne perché privi di sentimento e conoscenza. La visione della Biblioteca limita il problema a una dicotomia irrisolvibile.

La Cultura si forma quando c'è un terreno fertile e strumenti utili per poterla esprimere. Senza il Braille i non vedenti di tutto il mondo non avrebbero mai avuto la capacità di esprimersi e di Acquisire Cultura. Avrebbero continuato ad essere assistiti dai loro istitutori, che avrebbero "letto" e "scritto" per loro, in un rapporto interdipendente chiuso, senza prospettive. La scintilla venne dal giovane Louis Braille, il non vedente francese che introdusse un nuovo strumento che prima destabilizzò e poi fece implodere il sistema.

"Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante", dice il filosofo Friedrich Wilhelm Nietzsche. Louis Braille quel caos l'aveva, ne era padrone e signore, forte della sua giovane età. La stella danzante è la metafora di una Intelligenza attiva, vivacità costruttiva, genialità propositiva, nonostante le difficoltà di essere dentro un sistema statico, immobile.

La Biblioteca scrive nelle sue pagine Web che "la Musica per vedenti è a tutti gli effetti un'Immagine o un Disegno e la sua Trascrizione in Braille necessita di una complessa e articolata Notazione Musicale Braille capace di tradurne analiticamente in sequenza, uno dopo l'altro, ogni particolare." Di questa visione classica e analogica della Musica io mi permetto di dissentire. Ciò che indica la Biblioteca oggi è il risultato finale di un procedimento Digitale pieno di informazioni traducibili anche in Braille.

Nel 2007 ho iniziato un nuovo Percorso, una nuova visione della Traduzione Braille che ha portato questo codice nelle possibilità di tutti. Grazie all'avvento del Digitale oggi un testo possiede tutte quelle metainformazioni che in passato venivano dall'esperienza e dalla professionalità del Trascrittore professionista. Così come per i testi digitali, oggi la Musica è sostanzialmente una sequenza di dati e metadati, interpretabili da un Software, anche al fine della produzione di spartiti musicali Braille.

Allora cosa manca al non vedente per essere parte attiva di quella triade di prima che ancora oggi lo vede passivamente in attesa che gli altri due poli gli forniscano il materiale su cui Studiare? Secondo la mia visione attiva del problema, mancano gli strumenti, quegli attrezzi del mestiere che possano permettergli di far crescere la sua Cultura e la sua Autonomia.

La Biblioteca Italiana Ciechi di Monza nelle sue pagine presenta un Progetto internazionale per la Trascrizione della Musica che si chiama Braille MUSE, sviluppato dalla Yokohama National Univ. Braille MUSE offre un servizio di Trascrizione automatizzato in notazione musicale Braille dal Formato MusicXML al Formato Musica Braille. Questo servizio dell'università Giapponese è interessante, ma offre solo uno strumento di Trascrizione da file Digitale a file musicale Braille. Può essere comparato a un bellissimo e Accessibile Percorso naturalistico in cima a una montagna, montagna per un non vedente difficoltosa da raggiungere. Se la persona non vedente non ha uno strumento per Scrivere la Musica, l'utilità di uno strumento simile è parziale.

La Biblioteca in passato è stata promotrice di un altro Software chiamato Braille Music Editor. Braille Music Editor è un Software che permette al non vedente Musicista (dilettante o professionista) di Scrivere in Autonomia spartiti musicali, controllarli, correggerli, e stamparli in nero o in Braille. La commercializzazione di BME2 a un certo punto è stata affidata a IRIFOR.

Oggi di Braille Music Editor, che a mio avviso avrebbe potuto essere un valido strumento di Formazione e Cultura, se opportunamente curato e mantenuto, non se ne sente più parlare. Lo strumento Braille MUSE è solo la "soluzione" a una parte del problema, mentre Braille Music Editor avrebbe le potenzialità di diventare un supporto all'Autonomia musicale della persona non vedente. Sembra però che Braille Music Editor si sia arenato nella burocrazia interna tra UICI, Biblioteca e IRIFOR, come si può Leggere e notare dal "Verbale dei lavori della Commissione Nazionale “Studi Musicali" del 17 febbraio 2017.

In conclusione, parafrasando il filosofo tedesco, senza una persona che abbia il caos dentro di sé e che sia capace di creare una stella danzante, difficilmente i non vedenti di tutto il mondo potranno stare al passo coi tempi digitali di oggi e appropriarsi di un ambito che per breve periodo sembrava essere nelle loro corde.

Linkografia:

  • https://www.bibliotecaciechi.it/Servizi/il-polo-musicale
  • https://www.bibliotecaciechi.it/progetti/braillemuse
  • https://www.irifor.eu/bme/
  • https://www.uiciechi.it/Archivio/verbali/2017/02/studimusicali.docx
  • http://www.istciechimilano.it/162.athx?ccode=it-IT