DiGrande.it

Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

Questo sito usa Cookie per personalizzare contenuti e annunci, fornire funzionalità per social media e analizzare i collegamenti. Chiudendo questo banner o continuando la navigazione acconsenti al loro uso.
Leggi la Cookie Policy di DiGrande.it

Talks, la rivoluzione per i cellulari che ha fatto storia: intervista a Camillo Scroccarello

Pubblicato il 22/09/2020 08:00 
 

Oggi siamo insieme a Camillo Scroccarello per parlare di cellulari; in particolar modo del primo lettore di Schermo per cellulari che in Italia e nel mondo negli anni 2000 ha spopolato. Camillo è l'artefice insieme a Nunzio La Ferlita dell'importazione e della diffusione in Italia del primo screen reader in assoluto per telefonini: Talks.

Oggi ripercorriamo la Storia dell'Informatica italiana per i dispositivi mobili utilizzati dai non vedenti.


D: A un certo punto agli inizi del 2000 per i cellulari Nokia apparve uno screen reader. Camillo, ci racconti com'è nato tutto?

R: Talks è arrivato in Italia nel 2001. Tutto è nato in Germania grazie a due Amici: Torsten Brand, un signore non vedente già esperto in tecnologie assistive, ed il suo amico Marcus Groeber, programmatore che si occupava di interfaccie mobili. Appena ne sono venuto a conoscenza, ho subito suggerito questo Progetto all'ing. Nunzio La Ferlita, che ho conosciuto nel 1995, con cui ho ancora oggi un'ottimo rapporto. Il primo cellulare con Sintesi Vocale al mondo è stato il Nokia 9110/9110I, che installava onboard il sistema operativo Geos, su cui, il 20 agosto 2001 ho provato a far girare Talx (come si chiamava allora). A 23 anni ero emozionato come un bimbo, finalmente potevo Leggere ed inviare SMS e memorizzare un numero in rubrica, nonostante qualche limitazione dovuta al sistema operativo e all'Hardware in dotazione. Dopo il Nokia 9110 ci fu il Nokia 9210, sempre un Telefono palmare con Tastiera Fisica, ma con una differenza significativa: aveva a bordo il sistema operativo Symbian. Talx cambiò nome in Talks, per un problema di marchio, e diventò finalmente uno screen reader come tutti noi non vedenti sognavamo.

D: Ricordo che tra i non vedenti la Voce si sparse a tappeto coi Nokia 3650 e 6600. Il nuovo sistema operativo Symbian cosa consentiì di fare agli sviluppatori tedeschi?

R: Il successo del Progetto arrivò nel 2003 con il Symbian serie 60. Ci fu la vera svolta sia perché Symbian Serie 60 fu per anni il sistema operativo di riferimento per numerosi terminali, come i Nokia 3650, 7610, Nokia 6600, Siemens SX 1 e seguenti, sia perché il prezzo di questi cellulari sul mercato era più competitivo e più alla portata di tutti. Questi telefoni avevano uno screen reader a bordo e si riusciva ad usare oltre agli sms anche la posta Elettronica. Riuscivamo a Leggere il numero di chi ci chiamava o il nome del chiamante, quando questi era presente in Rubrica. Finalmente un'altra barriera tecnologica inaccessibile era stata abbattuta! Fruivamo delle funzioni insite nel Telefono come già facevano da tempo i nostri amici e famigliari vedenti. Non potevamo gestire appieno le funzioni come le Foto, per ovvi problemi di vista, ma la gioia fu tanta, per tutti noi e dei tanti amici che ho conosciuto in quel periodo, con cui ancora oggi ho frequenti contatti ed incontri. Talks si acquistava a parte, e con l'arrivo dei nuovi telefoni con il systema operativo Symbian di fascia più economica rispetto a quello dei palmari, anche il prezzo del Software si ridusse divenendo più alla portata degli utenti. Ritengo che la politica sulle licenze di Talks sia stata in tutto il mondo favorevole per il consumatore finale, proponendo sempre di più prezzi accessibili. Infatti anche oggi si tiene conto del fatto che l'utilizzatore a già acquistato diverse volte Talks, e si offre il prodotto a prezzi ragionevoli a coloro che ancora prediligono l'uso di telefoni con Tastiera, più comodi in situazioni in cui è fondamentale essere veloci, ad esempio nella composizione di un numero di Telefono in caso di Emergenza.

D: Durante la prima metà degli anni 2000 Talks è stata la vera Innovazione tecnologica che ha permesso a tutti i ciechi del mondo di usare i cellulari. Mi ricordo il fermento tra le persone non vedenti italiane, tra mailing list e rete di assistenti che tu e La Ferlita avevate creato. Le associazioni dei ciechi sostennero l'iniziativa?

R: In quel periodo Talks si diffuse in tutto il mondo ed in Italia Nunzio ebbe la splendida idea di mettere a disposizione degli utenti una rete di riferimento. La rete era composta di assistenti, compresi me e Nunzio. Tutti noi assistenti aiutavamo a titolo gratuito gli utenti meno avvezzi alle nuove tecnologie a usare e configurare al meglio il Telefono con Talks. Tantissime erano le chiamate al Telefono, via Skype o i messaggi nella mailing-list Talks-Italia - oggi ancora attiva -, in cui gli utenti più esperti aiutavano - alcuni lo fanno anche oggi - chi chiedeva un aiuto. Le associazioni favorirono l'iniziativa per un certo periodo, fino a quando sul mercato non arrivò il lettore di Schermo Mobile Speak prodotto da Code Factory e distribuito in Italia dal Centro Nazionale Tiflotecnico e dall'Istituto Cavazza di Bologna. Così anche l'Unione Italiana Ciechi (attraverso il suo Centro Nazionale Tiflotecnico NDR) entrava nel mercato degli screen reader per telefonini sospendendo la vendita e distribuzione di Talks, a favore dello screen reader Mobile Speak da loro direttamente importato e distribuito ad un prezzo più basso rispetto a Talks. In quel periodo ci fu un gran fermento e continue furono le iniziative concorrenziali per distribuire entrambi i Software.

D: Poi il vero boom: Talks gratuito coi telefoni Nokia marchiati Tim. Una persona non vedente poteva andare in un negozio Tim e acquistare un cellulare compreso di Talks. Il primo vero screen reader per cellulari, il primo gestore di telefonia Italiano che lo dà gratuitamente attraverso i suoi negozi. Praticamente una rivoluzione invidiata in tutto il mondo, artefici tu e Nunzio. Ce ne parli?

R: Il punto di svolta arrivò nel settembre 2004, quando Talks divenne gratuito in Italia per tutti i non vedenti. Infatti, il gestore di telefonia Tim dal 2004 in poi acquistò un buon quantitativo di licenze Talks, licenze che regalava sull'intero territorio nazionale, a quei non vedenti che acquistavano i telefoni Tim a listino. Questo fu possibile grazie a due persone di Tim: l'ing. Renzi e la dott.ssa Barlone. Soprattutto la dott.ssa Barlone, come aveva già fatto per un Progetto che consentiva ai non vedenti di Leggere gli sms chiamando un numero di Telefono Tim, si spese tanto per la diffusione di Talks. Mi aspettavo che, come promesso direttamente a me da qualche dirigente U. I. C. I., le fosse almeno riconosciuto un premio particolare o addirittura il premio Braille: se lo meritava. La distribuzione iniziò prima nei due negozi di proprietà Tim di Roma e Milano, ma notando il grande successo, Tim distribuì Talks in tutti i suoi negozi italiani.

D: E intanto nella seconda metà del 2000 la concorrenza cosa faceva? Io ricordo quegli anni e dall'esterno notavo un certo affanno. Le associazioni italiane compresero cosa stava accadendo? lo hanno mai capito quale rivoluzione avevano sotto il Naso?

R: In quel periodo a nostro avviso la rivoluzione Talks non è stata compresa e gradita da tutti. Io utente non vedente, come i miei amici normovedenti, andavo nel negozio Tim ed acquistavo il Telefono con Sintesi Vocale, senza sostenere costi per l'acquisto del Software; evitando anche di rivolgermi a centri specializzati per non vedenti, che per distanza geografica spesso non sono alla portata di tutti. In pratica concorrenza non ce n'era, Talks ha dominato il mercato Italiano dall'inizio alla fine. Talks era diffuso capillarmente su tutto il territorio, tant'è che Tim non riuscì ad evadere tutte le richieste e dovette acquistare altre licenze, per soddisfare la domanda dei non vedenti che continuavano a recarsi presso i suoi punti vendita.

D: Per concludere, arriviamo al 2010: avvento degli Smartphone, ritirata dei Nokia. L'epoca di Talks fu al termine. Così come tutte le tecnologie, c'è un inizio e c'è una fine. Permettimi una domanda retorica: quante soddisfazioni vi ha dato Talks? siete consapevoli che tu e La Ferlita per i ciechi italiani avete fatto la Storia dei dispositivi mobili degli anni 2000?

R: Furono tante le soddisfazioni che il Progetto portò, per citarne alcune: l'Intervista su un canale televisivo con Sabrina Stilo, il premio ricevuto da Tim presso Assolombarda e la convention Tim in cui l'Amministratore Delegato di quegli anni presentò Talks anche ai negozi Tim in franchising presenti capillarmente in Italia. Alcuni responsabili dei negozi li sento ancora perché si sono appassionati e cercano di mettersi a disposizione di quei clienti che si rivolgono a loro; con altri in particolare - con una persona delle mie parti - si è creato negli anni un bel rapporto d'amicizia. Con il Progetto Talks abbiamo avuto soddisfazioni personali e professionali, che a Nunzio, a me e a tutti gli assistenti ci hanno arricchito umanamente. Oggi con l'avvento degli Smartphone la domanda di Talks è diminuita, ma c'è chi ancora continua a fare richiesta usando telefoni rigenerati. Nunzio La Ferlita, in questa occasione con me e nel lontano 1986 con l'avvocato Giulio Nardone, ha dato un grosso contributo per l'emancipazione del non vedente dal punto di vista tecnico. Sua fu la prima Sintesi Vocale S/A nel 1986 che con il Filtro Vocale ci ha consentito l'uso del Computer. Fu anche la mia prima Sintesi Vocale nel 1989, durante la prima media, con cui mi avvicinai all'Informatica con il sistema operativo MS-Dos 3.20. Entrambi abbiamo dato un grosso aiuto ai non vedenti, ma personalmente penso di aver fatto una cosa normale: aver colmato con Talks una grossa mancanza per quel periodo. Io la sentivo in maniera particolare e ringrazio Nunzio La Ferlita per avermi permesso di lavorare con lui. Ringrazio i miei amici assistenti, perché abbiamo fatto insieme un bel Lavoro di squadra e spero di lavorare ancora con loro. Inoltre, Con questo Progetto, sotto l'affettuosa minaccia di Nunzio che non mi avrebbe più parlato, ho migliorato il mio inglese; per ottenere di più bisogna avere contatti all'estero e amici nel mondo. Serve a tutti, ma per noi non vedenti è fondamentale.


Con Camillo abbiamo ripercorso il primo decennio del 2000, dove Talks è stata la stella per dispositivi mobili che ha illuminato il cammino di tanti non vedenti, in Italia e nel mondo. In Italia tutto merito del grande e instancabile Lavoro di Camillo e Nunzio.