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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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Louis Braille, i primi anni di istituto e la scrittura notturna di Charles Barbier

Pubblicato il 13/11/2020 08:30 
 

Era il febbraio del 1819 quando Louis Braille partì insieme a suo padre per l'Istituto di Parigi. Louis fu lo Studente numero 70 dell'Istituto, il numero identificativo era attaccato anche al suo letto, un vecchio e rudimentale telaio con un materasso di paglia. Per un bambino cresciuto in un piccolo paesino non fu facile. Louis non aveva mai avuto così tanti compagni di Scuola e probabilmente non si era mai sentito così solo: nei suoi dieci anni di vita, il piccolo Louis non aveva mai lasciato i suoi genitori.

Nell'Istituto trovò il suo primo amico in un ragazzino di nome Gabriel Gautier, di un anno più grande. Questa amicizia gli fu inestimabile per tutta la vita: diversi anni dopo i due amici sarebbero stati insegnanti nello stesso Istituto. Di contro trovò a dirigere l'Istituto una persona dai metodi poco ortodossi, al limite della disumanità.

L'Istituto era diretto dal dottor Sebastien Guillie, un oculista che aveva fondato la prima clinica oculistica di Parigi. L'interesse di Guillie per la gestione della Scuola per non vedenti aveva poco di umanitario. Recuperava solo gli studenti più promettenti, e a volte usava questi studenti in esperimenti medici estremamente discutibili. L'anno in cui Louis Braille arrivò nell'Istituto, il dottor Guillie si riferiva ai ciechi come "esseri degradanti, condannati a vegetare sulla terra".

Louis era un ragazzino di campagna cresciuto al sole e all'aria aperta. In città tutto sembrava affollato e sporco. All'Istituto c'era un solo bagno per tutti gli studenti. La vita là dentro era nettamente diversa da quella che Louis aveva fatto sino allora.

Il vecchio edificio era un casermone enorme, tipico di quell'epoca. Si trattava di uno dei primi centri specializzati per ragazzi non vedenti, ma le condizioni di vita non erano delle migliori. Gli studenti mangiavano cibi poveri di nutrienti, facevano un bagno al mese e la salubrità di quelle mura era precaria. Chi non rispettava la rigida disciplina dell'Istituto veniva severamente punito con giorni di pane e acqua e isolamento. L'Istituto così innovativo allora, oggi lo chiamiamo istituzione totale: gli ospiti erano dei reclusi, come in un carcere.

All'età di dieci anni, Louis Braille era lo Studente più giovane della Scuola, ma non passò molto tempo prima di brillare tra i suoi compagni. Louis aveva un'Intelligenza vivace che qualche tempo dopo lo avrebbe portato a inventare la Storia. Intanto viveva la rigida disciplina dell'Istituto. Ai giovani non vedenti venivano insegnati diversi mestieri (come ad esempio impagliatore di sedie), ma venivano continuamente maltrattati dal personale. Nell'Istituto agli studenti venivano impartite poche lezioni di Cultura generale, ma ciò che erano costretti a fare sempre era lavorare e produrre merci, che poi venivano vendute nei negozi di Parigi, creando un flusso vitale di entrate per lo stesso Istituto. Guillie aveva creato orari e disciplina severi per aumentare la produttività. Gli ospiti dell'Istituto lavoravano a maglia cappelli e muffole, facevano pantofole di paglia e cuoio, tessevano lunghe fruste per cavalli e buoi, impagliavano sedie, tessevano stoffa anche per le loro stesse divise. Questi mestieri e metodi "educativi" si sarebbero tramandati di Istituto in Istituto per tutta Europa.

Louis coi lavori manuali non si trovava male, avendo aiutato suo padre per anni. Questo apprendistato si rivelava utile. Vinse persino un premio per il Lavoro a maglia e la fabbricazione di pantofole.

L'Istituto si erigeva freddo e umido accanto a un fiume. I bambini ciechi non potevano affrontare le strade affollate di Parigi da soli. Quindi restavano per lo più all'interno dell'Istituto. Quando Louis era arrivato all'Istituto, le sue guance erano rosee, ma chiuso tra quelle mura ben presto divenne pallido come gli altri studenti. Ogni giovedì, però, andavano a fare una passeggiata in città. Non era facile guidare così tanti ragazzi ciechi per le strade della capitale, così la Scuola aveva sviluppato una Tecnica ingegnosa: uno degli insegnanti teneva l'estremità di una lunga corda, gli studenti si mettevano in fila dietro di lui, e la lunga fila di ragazzi ciechi serpeggiava per le strade.

Louis sicuramente continuava a pensare ai suoi genitori e alla sua casa a Coupvray. Ma, a poco a poco, le cose stavano migliorando. Louis si stava abituando all'Istituto, alla sua vita severa e ai costumi strani della città.

Louis amava la Musica ed era una persona molto creativa. Preferiva le lezioni di Musica a tutte le altre. Tutti gli studenti imparavano a suonare uno strumento, quelli preferiti da Louis erano l'organo e il violoncello. Anni dopo fu un organista di talento che suonò nelle chiese di tutta Parigi. La Musica fu il suo primo amore, oltre che una costante fonte di reddito per lui. Erano gli anni in cui la Musica era la regina dei teatri e dei salotti buoni della capitale parigina. Dieci anni dopo, mentre Louis e Gabriel diventavano insegnanti di quello stesso Istituto, Parigi avrebbe accolto tra i suoi cittadini Frédéric François Chopin, coetaneo di Louis Braille. Louis aveva molta fiducia nelle sue capacità creative e sapeva di essere intelligente e creativo come qualsiasi altra persona della sua età. Il suo talento musicale dimostrava quanto fosse capace di creare, se gliene veniva data l'opportunità.

Passarono mesi, la vita dell'Istituto impegnava Louis tutto il giorno. Le lezioni in cui si imparava a Leggere erano molto impegnative. Nel 1820 c'era un solo Metodo di Lettura per i non vedenti: le lettere in Rilievo. Ogni lettera dell'alfabeto appariva in Rilievo ed è così che gli studenti seguivano le righe con le dita. Questo non era, di gran lunga, così semplice come sembra. Alcune lettere erano facili da Riconoscere, altre erano impossibili da distinguere. Concentrandosi sulle singole lettere, magari si perdeva il resto della parola o l'intera frase. Ci voleva molto tempo per Leggere un intero Libro in questo modo.

Louis aveva imparato che, prima di quel Metodo di Lettura, erano stati proposti molti metodi, ma erano stati tutti metodi poco pratici. L'Istituto in quegli anni possedeva solo quattordici libri, utilizzati dagli studenti. Ogni Libro doveva essere prodotto a mano, aveva lettere enormi, conteneva pagine di poche parole, aveva dimensioni molto grandi, era pesante, rigido e costoso. Ogni lettera doveva avere una Dimensione sufficiente per le dita dei ragazzi ciechi, in modo che potessero distinguerla. Quindi c'erano solo poche parole per Pagina. Era evidente che in quel modo non ci sarebbero mai stati molti libri accessibili ai non vedenti. Bisognava trovare un altro Metodo.

Un giorno di primavera del 1821, nell'Istituto arrivò in visita il capitano Charles Barbier. Qualcuno nell'Istituto aveva sentito parlare di un codice alfabetico che veniva usato dall'esercito francese, una Scrittura che era usata per consegnare messaggi di notte dagli ufficiali ai soldati. Il capitano Barbier aveva sviluppato un Metodo per trasmettere messaggi che i suoi soldati usavano al buio. Egli pensava che questo Metodo potesse essere utile ai non vedenti.

Charles Barbier de la Serre aveva servito nell'Esercito francese negli ultimi anni del XVIII secolo. Aveva inventato varie forme di stenografia, così come una Forma di Scrittura nota come "Ecriture Nocturne" (Scrittura Notturna).

La Scrittura notturna era fatta usando punti in Rilievo. Ogni parola era stata divisa in suoni e ad ogni Suono era stato assegnato una serie di punti diversi. Il sistema di Barbier era legato alla scacchiera di Polibio, nella quale un codice a due cifre rappresenta una lettera. Il quadrato di Polibio è un sistema crittografico inventato dallo storico greco Polibio verso il 150 a.C..

Nella Scrittura notturna i punti erano tracciati su un Foglio di carta spessa usando un Punteruolo. Girando la carta si potevano seguire i punti in Rilievo col dito. Assomigliava al Metodo Braille, ma non era ancora il Metodo Braille: ne fu la base. Quell'idea era vincente, tanto da entusiasmare gli studenti, compreso il nostro Louis.

Louis ottenne un po' di questa Scrittura e la provò, scoprendo che era molto meglio che Leggere i giganteschi libri dell'Istituto. Eppure il codice che l'esercito usava era lento e ingombrante, con trattini e puntini che occupavano molto spazio sulla Pagina. Louis era convinto di poter migliorare in qualche modo il Metodo usato dall'esercito, e ora sappiamo che lo fece.